L’elicottero recupera quattro escursionisti a 2500 metri dopo il temporale. Poi altri otto chiedono aiuto

Ieri giovedì verso le 19.20 la Centrale del 118 è stata chiamata da quattro escursionisti che stavano scendendo la via normale del Civetta, a circa 2.500 metri di quota, all’altezza dei tratti attrezzati, quando erano stati colti dal temporale, che aveva dato origine a casate lungo il tragitto e non si sentivano in grado di proseguire.

Fissato il campo base a Palafavera, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore si è avvicinato alla parete sotto la pioggia, ormai vicina la scadenza delle effemeridi, e ha individuato le due coppie – due bresciani di 25 e 26 anni, una 31enne di Oderzo e un 44enne di Granze – e uno alla volta ha issato a bordo con un verricello di 20 metri gli escursionisti per poi lasciarli a Palafavera.

Mentre si svolgevano le operazioni, l’equipaggio ha notato più in alto un altro gruppo numeroso di persone, che però non avevano fatto alcun segnale di richiamo, né manifestato di aver bisogno di aiuto.

Poco più tardi, il Soccorso alpino della Val di Zoldo è stato contattato da diverse persone che avevano visto segnalazioni luminose dalla normale e la stessa Centrale operativa ha ricevuto una richiesta di aiuto da parte proprio di quel gruppo di 8 persone, di cui 3 lamentavano principi di ipotermia.

Poiché l’elicottero “Falco” non poteva ormai alzarsi in volo, è stato chiesto l’intervento di quello di Trento emergenza, che in due rotazioni ha imbarcato gli otto escursionisti polacchi, di età compresa tra i 19 e i 28 anni, e li ha riportati a valle, dove attendeva in caso di bisogno una squadra di soccorritori.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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