Inaugurata la 43esima Agrimont, la fiera che celebra il montanaro-agricoltore

È stata inaugurata oggi, sabato 16 marzo, una nuova edizione di Agrimont, la fiera dedicata all’agricoltura di montagna, che apre anche la stagione fieristica 2024 di Longarone Fiere Dolomiti.

Tra i padiglioni, popolati dai visitatori già dal mattino, brillavano sia le nuove tecnologie agricole, sia le bancarelle dedicate alle tradizioni locali, i prodotti tipici e ampi spazi dedicati all’artigianato e ai mestieri boschivi. All’esterno è stata allestito anche un cortile, con conigli, alpaca, bovini e altri animali, oltre a uno spazio dove gli studenti di alcuni istituti specializzanti hanno potuto sfidarsi a suon di tagli con la motosega

Come ha confermato il presidente Michele Dal Farra, Agrimont è una manifestazione che non nasconde, ancora una volta, la volontà di spalancare le porte a un territorio sempre più vasto, coinvolgendo ogni anno un numero maggiore di espositori. Questo, anche e soprattutto per trovare nuovi spunti, nuove soluzioni, su quei grandi temi che accomunano tutti i territori “in pendenza” come quello bellunese.

Perché, secondo molte delle autorità che hanno portato sul palco il proprio intervento – tra cui il viceministro dell’Ambiente e della sicurezza Energetica, l’onorevole Vannia Gava – è proprio quella pendenza a renderli i veri “eroi” di una natura che non segue ideologie o favole, ma che dipende invece da azioni concrete.  

Durante gli interventi, il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, gli assessori regionali Federico Caner e Gianpaolo Bottacin, dalla Regione Friuli Venezia Giulia l’assessore Stefano Zannier, l’onorevole Luca De Carlo e l’europarlamentare Gianantonio Da Re, sono stati citati il tema del lupo, quello sui disboscamenti e sui dissesti idrogeologici: “Bisogna sfatare questo mito secondo il quale l’agricoltura provoca danno all’ecosistema” ha detto l’assessore Zannier, puntando il dito contro le prediche di un’ecologia ideologica.

De Carlo ha poi “rincarato la dose“, dicendo che: “In Italia accusiamo in continuazione l’uso di fitofarmaci sulle coltivazioni, ma siamo gli stessi che si imbottiscono di antibiotici per un raffreddore, tant’è che siamo tra i primi paesi per consumo di questi prodotti. Il compito dell’agricoltura oggi è quello di produrre di più e consumare di meno. Non è un tema che può venire argomentato attraverso ideologie”.  

Non poteva mancare Mauro Corona, che ha affiancato le autorità durante il taglio del nastro e nel giro d’onore tra gli stand. Il programma della fiera quest’anno è particolarmente ricco di convegni specifici dedicati alle tecniche di potatura, di apicoltura, sulle carni bovine e sulle tecniche di taglio con la motosega (qui per consultare il programma completo).

(Foto: Qdpnews.it)

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