Partita dal Comelico la campagna vaccinale antinfluenzale

La campagna vaccinale antinfluenzale in Ulss Dolomiti è partita nei giorni scorsi dal Distretto di Santo Stefano di Cadore, grazie anche alla collaborazione con i Medici di Famiglia.

Nell’ambito del progetto “Comelico in salute”, infatti, è stato scelto di avviare proprio in Comelico l’immunizzazione partita in tutta la Regione.

Accolti dal direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti Sandro Cinquetti, dai suoi collaboratori e dal personale del distretto di Santo Stefano sempre presente, gli Amministratori, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e i referenti della Comunità del Comelico hanno supportato la campagna vaccinale antinfluenzale, grazie anche alla collaborazione con i Medici di medicina generale.

I sindaci e i rappresentanti della comunità del Comelico hanno aderito con entusiasmo, testimoniando senso di responsabilità e consapevolezza del ruolo fondamentale che le Istituzioni locali ricoprono nella diffusione di messaggi di salute e sicurezza.

“La vaccinazione antinfluenzale è un atto di civiltà, un modo per proteggere sé stessi e la propria comunità. Insieme, possiamo costruire un fronte comune contro la diffusione del virus e tutelare le fasce più deboli della popolazione” afferma l’azienda sanitaria bellunese.

Di seguito le principali informazioni:

A CHI RIVOLGERSI PER LA VACCINAZIONE GRATUITA?

al proprio Medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta, alle Farmacie aderenti, con prenotazione online al link: https://prenotavaccino.regione.veneto.it/ulss1, con richiesta telefonica al numero: 0437 514343, con richiesta via mail scrivendo a: vaccinazioni.covid@aulss1.veneto.it

PER CHI E’ GRATUITO E RACCOMANDATO IL VACCINO ANTINFLUENZALE?

persone con più di 60 anni di età; persone di qualsiasi età (a partire dai 6 mesi di vita) che hanno condizioni di rischio, malattie croniche o disabilità; donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo “post partum”, comprese le donne in allattamento; bambini fino ai 6 anni d’età; operatori sanitari e sociosanitari; ospiti per strutture per anziani e disabili; caregiver e familiari di persone con condizioni di fragilità; lavoratori impiegati nei servizi di pubblico interesse (es. insegnanti, forze di polizia, vigili del fuoco); donatori di sangue, lavoratori che svolgono attività a contatto stretto con animali (es. allevatori, addetti al trasporto e macellatori).

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Ulss 1 Dolomiti)
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