Ha preso il via venerdì 9 settembre a Longarone la quarta edizione di Fiera e Festival delle Foreste. La manifestazione proseguirà fino a domenica 11 settembre all’insegna di numerosi convegni e tavole rotonde che metteranno al centro le principali tematiche forestali con uno sguardo particolare al rilancio delle attività vivaistiche forestali, alla gestione sostenibile delle risorse e alle sfide future rappresentate dal cambiamento climatico.
La fiera si svolge in parallelo a Boster, Bosco e Territorio Nord-Est, vetrina specializzata della meccanizzazione forestale che vede la presenza di numerose aziende del settore.
Veneto Agricoltura è main partner della manifestazione in qualità di socio di Longarone Fiera e organizzatore della tre giorni.
A fare gli onori di casa spetta, come di rito, al presidente della Provincia di Belluno e sindaco di Longarone Roberto Padrin che sottolinea l’importanza di affrontare temi forestali anche guardando alle problematiche specifiche dei boschi bellunesi.
“Dopo Vaia è cambiato tutto. È cambiata la conformazione del nostro territorio con conseguenze devastanti. Ora abbiamo il problema del bostrico che sta distruggendo i nostri boschi, rendendo più che mai necessario condividere delle politiche a tutti i livelli per dare una prospettiva futura di gestione ad un territorio che ha grandi potenzialità” commenta Padrin. “Ne parliamo da anni, è fondamentale in questo senso investire sulla creazione di una filiera del legno a livello locale che possa coinvolgere più enti diventando un settore strategico per il nostro territorio”.
Ad illustrare i temi principali della quarta edizione di Fiera e Festival delle foreste spetta a Gian Angelo Bellati, presidente di Longarone Fiere. La vivaistica forestale, la strategia forestale europea, il problema del bostrico e il progetto Life Vaia, fra gli argomenti principali oggetto di un folto programma di convegni e tavoli di confronto. “La Fiera di Longarone” spiega Bellati, “partecipa assieme a Veneto Agricoltura al progetto Live Vaia, che si avvale di finanziamenti europei per intervenire in modo innovativo sulla ricostruzione delle foreste. Ci si chiede se dopo una tempesta come la Vaia valga la pena piantare alberi uguali ai precedenti, delle specie diverse, o addirittura proporre agriculture ad alto reddito, pensiamo ai frutti di bosco, per creare reddito e attrarre nuova popolazione a livello locale fronteggiando il problema dello spopolamento della montagna”.
Nicola dell’Acqua, direttore di Veneto Agricoltura, fra i principali interlocutori della fiera che mette al centro il tema della vivaistica forestale, e dell’agriforestazione innovativa. “La politica della Regione Veneto si sta evolvendo in questo senso per esportare il modello forestale anche in pianura. Fra i nostri obiettivi c’è anche quello di consolidare una filiera del legno in Veneto, puntando a produrre meno legno e a lavorarlo meglio, abbandonando quella che chiamiamo “economia coloniale” in cui gli stranieri vengono qui, comprano il nostro legno, lo lavorano all’estero e poi lo riportano in Italia lavorato. Puntiamo a mantenere la produzione all’interno del Veneto.
Fra le massime autorità presenti in fiera anche Alessandra Stefani, direttrice generale del Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali, intervenuta al convegno sulla strategia forestale europea premettendo che “l’investimento sul settore forestale richiede tempi lunghi e quindi i risultati di una strategia non si possono vedere nell’immediato”. Tutela della biodiversità e rimboschimento vengono presentati tra i punti salienti della strategia europea. “In questo senso giocherà un ruolo importante la vivaistica forestale per mettere a dimora piantine che tutelino la biodiversità. Quello forestale è un settore che necessita di attori preparati e consapevoli. È auspicabile che chi vive in montagna, e di montagna, sia messo nelle condizioni di guadagnare il giusto, e di avere possibilità in termini di rete di trasporti e formazione pari a chi vive in città”.
Fra le novità della quarta edizione di Fiera e Festival delle Foreste a Longarone c’è l’ampia sezione dedicata all’arte, nata dalla collaborazione con Arte Fiera Dolomiti e in particolare con il direttore Franco Fonzo.
“Abbiamo selezionato sia opere pittoriche legate alla montagna, che sculture legate in particolare alla figura di Augusto Murer (artista di Falcade) del quale ricorre il centenario dalla nascita. Le opere esposte in fiera dialogano in un certo senso con quelle in mostra a Palazzo Fulcis a Belluno fino al 19 settembre. Se a Palazzo Fulcis si racconta il Murer giovane”, spiega Fonzo, “qui diamo risalto al Murer maturo delle grandi opere in legno e bronzo, offrendo anche una ricreazione dell’ambiente dove lavorara, con i suoi martelli e i suoi scalpelli. Questo artista rappresenta un patrimonio a volte trascurato: non dimentichiamoci di questa perla che ha risonanza a livello internazionale”.
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