Una lupa investita sulla Strada provinciale 1 e un branco di predatori avvistati da un terrazzo nelle vicinanze nel centro abitato di Auronzo di Cadore: sono le ulteriori tracce del ritorno del grande canide per eccellenza, il cui avvistamento diventa sempre più frequente nell’area del Bellunese.
Mentre la popolazione si divide tra chi ne ha paura e chi invece lo ritiene un segnale dell’autoregolamentazione della catena alimentare, capace in qualche modo di normare la presenza massiva di ungulati nelle nostre foreste, la Polizia provinciale ha documentato un caso di investimento avvenuto a pochi chilometri dai confini comunali di Belluno, in località Sagrogna, che tuttavia non è mai stato denunciato alle Forze dell’ordine.
«Si tratta di un esemplare femmina, probabilmente di un anno e mezzo. È nata nel corso del 2021» spiega il consigliere provinciale delegato a caccia e pesca, Franco De Bon. «L’animale pesava 28 chilogrammi ed è stato investito nella zona dove appena qualche giorno fa era stata registrata una predazione su un piccolo gregge di pecore detenuto da un hobbista».
Si suppone che l’incidente sia avvenuto nella notte: il conducente del veicolo, forse per lo spavento nel constatare di aver investito un animale del genere, non si è fermato o comunque non ha voluto denunciare il fatto alle autorità.
Soltanto al mattino il ritrovamento della carcassa della giovane lupa è stato segnalato al Comando della Polizia provinciale, con l’intervento diretto dal comandante Oscar Da Rold: dopo i rilievi del caso, gli agenti hanno trasportato la carcassa in sede per ulteriori verifiche. Oltre alle analisi di protocollo, analizzare la carcassa della lupa all’Istituto zooprofilattico potrebbe effettivamente aiutare a raccogliere alcune informazioni sugli esemplari transitanti in quell’area.
Un altro caso che ha suscitato l’interesse dei residenti si è verificato ad Auronzo di Cadore: all’inizio della settimana appena trascorsa è stata ritrovata la carcassa di una cerva nelle immediate vicinanze del campo sportivo (lo stesso dove d’estate, durante il ritiro precampionato, è solita allenarsi la Lazio). La carcassa non è stata divorata completamente, segnale che inizialmente ha fatto dubitare dell’azione di un branco numeroso.
Sempre in località Villagrande, però, un cittadino afferma di aver avvistato dal terrazzo un branco di canidi, presumibilmente lupi, nei prati di cui sopra. Anche se si parla da mesi del ritorno del lupo e nonostante casi come questi vengano segnalati in tutta l’area (fino a qualche settimana fa anche a quote più elevate), i primi incontri tra quest’animali e le comunità di montagna rimangono fonte di grande interesse per gli abitanti della zona, ancora incerti se ignorare o temere questi astuti carnivori.
(Foto: Polizia Provinciale di Belluno – per gentile concessione).
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