Se ne va a 94 anni il maestro Silvestri, “Gino da Belun”: artista, occupò il Les Frigos di Parigi per salvarlo dalla demolizione

È mancato a 94 anni l’artista bellunese Gino Silvestri, riferimento per diverse generazioni di pittori, poeti, scultori, mosaicisti del territorio, nonché nell’ultimo periodo della sua vita critico e appassionato d’arte. “Gino da Belun”, così come veniva chiamato, si era formato in una delle più riconosciute “palestre” artistiche europee della seconda metà del Novecento: la città di Parigi.

Anche nell’area della Destra Piave, specie a Castelcies, era spesso ospite d’onore di eventi dedicati al mondo dell’arte, tra i quali il percorso Arte Natura. Non molto tempo fa Qdpnews.it l’aveva incontrato in occasione della giornata del FAI dedicata proprio alla chiesetta di San Martino (in foto assieme al sindaco di Cavaso del Tomba Gino Rugolo e a Dario Dall’Olio).

Originario di Lentiai, Silvestri sapeva raccontare centinaia di aneddoti sulla Parigi del suo tempo e su quanto aveva vissuto dentro a Les Frigos, il “frigorifero” di Parigi, covo di artisti: un ambiente bizzarro ma per lui straordinario, dove la visione artistica incontrava la vita quotidiana, spesso anche in condizioni di povertà e promiscuità. Ha avuto anche il merito di essere stato tra quelli che hanno salvato la struttura dalla demolizione, occupandolo e vivendoci all’interno. Una volta salvo il palazzo, vi si stabilì con il proprio atelier.

A un certo punto della sua carriera, ricchissima di riconoscimenti come artista, Gino Silvestri aveva anche insegnato alle scuole medie di Belluno, lasciando un ricordo caloroso nel cuore dei suoi ex alunni. Nonostante i numerosi anni passati all’estero, Lentiai gli è sempre stato caro: lì si era sposato con la moglie Scilla Fatima Mione. Da qualche decennio aveva deciso di tornare a casa, nel Bellunese, con la moglie.

(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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