Terza sessione di “Riabitare la montagna”: la sua importanza per l’ecologia

Per concludere la sessione di conferenze di “Riabitare la montagna, transizione ecologica, cammini e un prete in montagna” tenutasi al Centro Papa Luciani a Santa Giustina sabato 16 luglio il giornalista moderatore della giornata Renato Malaman ha avuto l’opportunità di dibattere con diversi ospiti.

Tra questi Eric Chavez dello Sviluppo sostenibile della montagna FAO. Egli, nel suo discorso, ha evidenziato l’importanza della montagna, tra le molte cose, per i servizi idrici energetici, essenziali non solo per gli abitanti della stessa, ma anche per le popolazioni circostanti.

E’ per questo motivo che sarebbe fondamentale ripopolarla migliorando il tenore di vita ed invogliare le persone a viverci. Per fare ciò è necessario promuovere l’uguaglianza, l’economia e aumentare i servizi.

Essenziali anche la bioeconomia e la decarbonizzazione, cioè rinunciare all’uso del petrolio, sostituendolo con biomasse di origine agricola e forestale per Davide Pettenella, professore dell’Università di Padova, Dipartimento di Territorio e Sistemi Agroforestali.

Le risorse da qui derivate in Italia vengono poco sfruttate rispetto agli altri Paesi europei, ma bisognerebbe trovare il giusto equilibrio tra necessità e tutela. Un’operazione difficile, ma possibile e per questo non bastano scelte generali, ma devono essere calate in base al contesto. Fondamentale armonizzare la produzione di biomasse, tutelare la biodiversità e ridurre l’impatto sul clima”.

La presidente di Eambiente Group Gabriella Chiellino non ha potuto non evidenziare quanto il tema energetico possa essere superato e gestito grazie alla creazione di comunità in materia. Sono molti i finanziamenti erogati grazie al PNRR e alla Regione Veneto che ha promulgato, anche, una legge a supporto.

Si tratta di una sfida importante, deve invogliare e indurre a creare una rete di entità che condividano gli impianti a fonte rinnovabile e i consumi. In questo contesto si vuole tutelare la montagna sia da parte degli abitanti che dei turisti, che, molto spesso, nelle velocità di usarla non ne comprendono il valore.

Ad oggi gli sport che si possono praticare in queste zone sono numerosi e fondamentali per la salute: così il Centro di Ricerca Sport Montagna e Salute, con il direttore Federico Schena, si occupa di studiare coloro che svolgono tali attività motoria a tutti i livelli con l’utilizzo della tecnologia.

“Ha senso, in conclusione, porre soluzioni e una è tentare di costruire bene per vivere meglio abbattendo le emissioni di CO2 (sarebbe consentita una tonnellata all’anno a persone), evitare tutti i processi di combustione, le plastiche e puntare all’evaporazione, senza questa non c’è raffrescamento e il clima va in tilt”: così si è espressa Witti Mitterer, presidente Fondazione di Bioarchitettura.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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