Walter, il vigile del fuoco trascinato via dalla corrente: moto d’acqua e gommoni per trovarlo nel lago di Santa Croce

Le ricerche in acqua iniziano dalla spiaggia

I suoi colleghi lo stanno cercando con grande determinazione, sotto la pioggia, nel fango e persino poco fa, verso le 10, sotto la grandine, ma Walter Locatello, 44enne di Puos d’Alpago, non si trova: il canale da cui si era sporto con una torcia, per controllare l’impetuosità del corso d’acqua nelle vicinanze della sua casa, l’ha inghiottito nella notte scorsa. Suo padre 72enne, che era con lui, non ha potuto far altro che chiamare i soccorsi.

Ora il Soccorso alpino (Gruppo Farre) e i Vigili del fuoco, dai colleghi dei distaccamenti del Comando di Belluno ai nuclei specializzati nel recupero persone in acqua, lo stanno cercando senza sosta nell’ultimo tratto del canale in cui è precipitato e nel Lago di Santa Croce.

Questa mattina il comandante provinciale Antonio Del Gallo si è recato all’aeroporto di Belluno per coordinare le forze di ricerca, con il supporto delle Forze dell’ordine e dei volontari.

Nel frattempo, muniti di gommoni e di moto d’acqua, i sommozzatori dei Vigili del fuoco stanno scandagliando il bacino d’acqua partendo dalla spiaggia. Altri soccorritori si stanno ancora occupando della zona dove effettivamente Walter è precipitato, e in cui il corso d’acqua continua a essere particolarmente impetuoso.

L’area in cui Walter è caduto

Walter, diventato padre ad agosto, ha sempre vissuto a Puos d’Alpago, nella casa di famiglia vicino alla chiesa dove è accaduto il fatto e che stava cercando di difendere da un probabile allagamento (il canale stava già esondando in diversi punti), è molto conosciuto e stimato in paese non solo per il suo mestiere ma anche al netto dell’uniforme.

Puos d’Alpago

Dev’essere successo tutto in un attimo – commenta un amico – perché Walter non è per niente uno sprovveduto. Anzi. Amava il suo lavoro e lo faceva benissimo”. È recentemente diventato papà e a casa, straziati dall’attesa, lo aspettano: più cade la pioggia, però, più anche le loro speranze si rarefanno.

“Invito tutti a non avvicinarsi ai corsi d’acqua – ha ammonito intanto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia –. È un’attività che in queste ore è estremamente pericolosa”.

Il campo base dei Vigili del fuoco e del Soccorso alpino

Aggiornamento delle 12:

Attualmente i Vigili del fuoco e il Soccorso alpino, che hanno allestito la centrale operativa nel piazzale di un’autofficina sulla provinciale che costeggia la sponda, stanno allargando il raggio delle ricerche, comprendendo anche la sponda opposta del lago di Santa Croce.

I Carabinieri giunti sul posto

I gommoni e le moto d’acqua della SAF stanno continuando a scandagliare le sponde, sebbene il meteo avverso, anche con improvvise raffiche di vento, e l’acqua torbida non rendano semplice distinguere a distanza gli oggetti a galla.

Attualmente sono 100 gli uomini e le donne a lavoro. È stato impiegato per una supervisione dall’alto anche l’elicottero dei Carabinieri.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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