A 76 anni sventa una rapina nel suo negozio di Cornuda. Il racconto della figlia: “Mia mamma è un’eroina”

“È un’eroina, Texas Ranger le fa un baffo”: queste le parole utilizzate da Michela Pierazzi, titolare del negozio di tessuti Julitex di Cornuda, per commentare il gesto di coraggio compiuto dalla madre Ada Cervi, la 76enne che ieri sera ha sventato una rapina.

La signora, nonostante le fosse stata puntata addosso una pistola, si è rifiutata di consegnare l’incasso ad un malvivente che si è dovuto allontanare a mani vuote (qui l’articolo).

“Ieri sera mia mamma stava aspettando una cliente perché doveva consegnarle delle cose – spiega la figlia Michela Pierazzi – Quando ha sentito il campanello si è diretta verso la porta d’entrata dove ha incontrato un uomo che indossava degli occhiali scuri, un berretto e una mascherina. Gli ha chiesto cosa volesse e lui ha frugato nei pantaloni per prendere una pistola che poi le ha puntato sulla pancia chiedendole dei soldi. Lei gli ha risposto di non avere niente e, con uno scatto fulmineo, è scappata fuori dal negozio”.

“A quel punto ha attivato l’allarme della porta – continua – Spiazzato da questo gesto, l’uomo è uscito tranquillamente dal negozio ed è sceso dalle scale con la telecamera che lo riprendeva. È la prima volta che ci succede una cosa del genere e mia mamma questa notte non ha dormito. Purtroppo in giro c’è tanta gente ‘senza arte né parte’ e credo che anche il disagio economico incida molto. Che senso ha fare queste cose? Credo che, nonostante il periodo difficile che tanti di noi stanno attraversando, ci siano molte altre possibilità per reinventarsi se una persona non ha una situazione economica agiata”.

È andata peggio al titolare di una tabaccheria di via Cavour a Caerano di San Marco, nella quale sempre ieri sera si è consumata una rapina commessa da una persona che si è presentata nel negozio travisata da mascherina chirurgica e occhiali e che, sempre tirando fuori una pistola, si è fatta consegnare l’incasso (qualche centinaio di euro).

“Grave episodio che non può che far crescere un senso di preoccupazione – commenta il sindaco Gianni Precoma – Il tabaccaio derubato è un mio parente stretto, per la precisione mio cugino da parte materna. Questa mattina gli ho telefonato per far sentire la mia vicinanza e quella di tutta l’amministrazione comunale. Speriamo che questo malvivente venga assicurato al più presto alla giustizia. È da molto tempo che in paese non si verificava un fatto così grave, non ho nemmeno ricordo dell’ultimo accaduto”.

“Le forze dell’ordine sono sulle tracce del rapinatore – conclude -, che dovrebbe essere la stessa persona che, un’ora prima di arrivare a Caerano, avrebbe derubato anche un altro negozio di tessuti a Cornuda. Come sindaco, oltre a essere costantemente in contatto con i Carabinieri che ringrazio per il supporto che ci forniscono, cerco di segnalare tutto quello che si verifica nel territorio destando dubbi. Oggi come sindaci non abbiamo altri strumenti per contrastare questi episodi malavitosi. Il mio augurio è che questo rimanga un caso isolato”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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