Amianto a Caerano: nessuna risposta al comune, arriva la diffida per le 85 ditte inadempienti alla normativa

Sono passati più di diciotto anni da quando l’Italia aveva messo al bando l’amianto, secondo un programma di dismissione biennale che mirava a bloccarne l’estrazione, l’importazione, la commercializzazione e la produzione entro la data del 28 aprile 1994. Da allora, a Caerano sono passate cinque amministrazioni, fino all’attuale guidata da Gianni Precoma.

In questo lungo arco temporale, i materiali composti da amianto si sono inevitabilmente deteriorati; di pari passo, anche la normativa ha subito qualche modifica, che non ne ha però intaccato il principio di base: tenere sotto controllo le strutture edilizie contenenti amianto, al fine di evitare la dispersione nell’aria di questa sostanza, la cui polvere e le cui fibre, se inalate, possono provocare il cancro.

Partendo da questi presupposti, lo scorso marzo il gruppo di minoranza NuovOrizzonte di Caerano aveva presentato un’interpellanza per fare luce sullo stato di manutenzione di tutti gli immobili a Caerano che – secondo la normativa – devono essere periodicamente monitorati, in quanto contenenti amianto. L’istanza era stata immediatamente accolta dall’amministrazione con la comunicazione, rivolta a tutti gli interessati, di provvedere ai dovuti controlli e ad un’eventuale bonifica, ove fosse necessario.

Ad oggi, su 302 ditte coinvolte, 85 non hanno fornito alcuna risposta al Comune che ha perciò emesso un’ulteriore diffida. Delle restanti 217, è risultato che ben 150 avevano bonificato l’area, mentre 67 hanno in corso la verifica dell’indice di degrado.

Tra questi, informa via social il sindaco Gianni Precoma, vi è anche l’ex area Sanremo: “Ricordo che questa ditta è stata la prima a Caerano cui è stato ordinato (nel luglio del 2002) di dichiarare lo stato di degrado delle coperture in eternit. Dalla documentazione in nostro possesso, la ditta citata risulta che ha ottemperato alle prescrizioni dei tecnici incaricati per le analisi, bonificando parte delle coperture e sostituendole con lastre in fibrocemento esenti da amianto, mentre per le restanti coperture eseguono il monitoraggio periodico imposto dalle leggi attuali in materia“.

(Fonte: Sara Surian © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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