Aumentano depressione, ansia, disagi familiari e violenze di genere. Dottor Polloni: “Poche risorse per la salute mentale”

In questa emergenza Covid, soprattutto dopo il lockdown, è aumentata la richiesta di colloqui con gli psicoterapeuti in Provincia di Treviso e, in caso affermativo, quali sono i disturbi più presenti nella popolazione? 

Lo abbiamo chiesto al dottor Flavio Polloni, psicoterapeuta di Caerano di San Marco che ha voluto condividere alcune riflessioni sugli effetti psicologici della pandemia sui trevigiani.

Già dalla fine del 2020, il dottor Polloni aveva notato un incremento di richieste d’aiuto per motivi attinenti alla chiusura pandemica e, confrontandosi con altri colleghi, il dato che emerge anche in Provincia di Treviso è quello di un aumento esponenziale delle persone che ricercano un sostegno psicoterapico, in particolare tra le persone in età lavorativa comprese nella fascia d’età fra i 20 e i 50 anni.

“In questo periodo ci si rivolge allo psicoterapeuta per problematiche dovute all’incertezza occupazionale, alle sindromi da burnout e alle difficoltà nei rapporti sociali dovute alle norme sanitarie e al distanziamento – spiega lo psicoterapeuta di Caerano di San Marco – Possiamo parlare di un aumento del disagio esistenziale generalizzato, che coinvolge in primo luogo la sfera affettiva e familiare. Tra i principali problemi che riscontro nella cura dei miei pazienti in questo periodo, vi sono il cambiamento di abitudini dovuto al distanziamento sociale, i problemi legati alla perdita o riduzione del lavoro e alla paura di entrare in uno stato di indigenza”. 

Il dottor Polloni ha precisato che queste problematiche si traducono spesso in disturbi del tono umorale di vario genere ed entità, che possono sfociare in disturbi legati alla sfera affettiva, in forme di disturbo d’ansia, in stati depressivi negli adulti e negli adolescenti o, purtroppo, in disturbi di personalità legati alla violenza di genere (In questi casi il sostegno psicologico si rivela essenziale per la cura e la prevenzione). 

Rispetto al “panico” generato dalla vicenda del vaccino AstraZeneca, invece, lo psicoterapeuta ritiene che la vaccinazione sia l’unica via per uscire dalla pandemia. 

“Per quanto riguarda il vaccino AstraZeneca – precisa il dottor Polloni -, in base agli ultimi protocolli di somministrazione del Ministero della Sanità è da ritenersi sicuro. Diversi miei pazienti sono stati vaccinati e dopo l’inoculazione non hanno lamentato disagi, anche per questo mi sento di consigliarlo. In ogni caso, per i più timorosi sentire il parere del proprio medico di fiducia può essere utile e rassicurante ai fini vaccinali”.

La riflessione finale sugli effetti psicologici della pandemia è che attualmente diversi milioni di italiani stanno subendo danni psicologici associabili alla pandemia.

Sono in aumento pericoloso le depressioni, le patologie ansiose legate allo stress, i disagi di coppia e familiari, le violenze di genere e, soprattutto, già ora possiamo vedere i danni psicosociali sulle giovani generazioni – conclude – Sostanzialmente, anche questa si preannuncia come un’annata difficile. È prevedibile immaginare che la salute psichica della popolazione in generale pagherà un prezzo elevato, anche a causa dell’inadeguatezza delle risorse stanziate per la salute mentale a livello di sanità pubblica. Speriamo in un cambio di rotta entro breve: per il momento affidarsi a professionisti privati e qualificati può rappresentare per molte persone la soluzione più efficace alle loro problematiche”.

(Foto: per concessione di Flavio Polloni).
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