Decine di migliaia di euro di danni, effetto di una devastazione totale e insensata. E’ quella che nel pomeriggio di mercoledì scorso ha colpito uno dei capannoni dell’ex calzaturificio “La Mondiale”, di proprietà della famiglia Rizzotto, a Caerano San Marco.
Protagonista in negativo della scorribanda sarebbe un gruppo di ragazzi, che intorno alle 18 sono stati visti uscire dalla proprietà di via Montegrappa (attualmente vuota, ma prima affittata a un supermercato) da una vicina, che ha subito allertato la consigliera regionale Silvia Rizzotto (FdI).
Una volta sul posto, lo scenario che si è presentato davanti ai proprietari dello stabile è stato desolante: vetri rotti, estintori svuotati, cavi e contatori manomessi e, soprattutto, sanitari dei bagni (praticamente nuovi) completamente distrutti.


Una furia immotivata e inquietante. “Perché intrufolarsi in una proprietà privata e distruggere tutto in questo modo? La noia? Questi sono gli adulti di domani? – le domande della consigliera regionale, che si è rivolta direttamente ai giovani responsabili -. Cari ragazzi, Vi auguro di crescere, di trovarvi un lavoro onesto che vi consenta di mantenervi e riuscire ad acquistare qualcosa di vostro, con impegno e sacrificio. Ma soprattutto che non vi succeda che qualche ragazzino per passare qualche ora con i suoi amichetti venga a casa vostra, non per rubare ma solo per distruggerla perché non sapeva come passare il pomeriggio! E se un giorno diventaste genitori, Vi auguro di riuscire ad educare i vostri figli insegnandogli il rispetto, per la vita e per le cose altrui! Viviamo in una società dove non vi è rispetto più per nulla, nemmeno per la vita altrui perché girano con coltelli e non si fanno problemi ad aggredire dei coetanei magari pure uccidendoli, figuriamoci se possono avere rispetto delle cose altrui! E la responsabilità è di tutti, anche dell’indifferenza perché pensiamo che non ci riguardi direttamente, ma invece riguarda tutti noi!”.
Alla famiglia Rizzotto non è rimasto, la sera stessa, che presentare denuncia ai Carabinieri, che ora stanno indagando sull’episodio. L’area è sorvegliata da alcune telecamere, ma non sul retro, che è esattamente il punto da cui sembra sia entrata la baby gang. Non un caso, forse.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: per concessione di Silvia Rizzotto)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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