Non tutti conoscono il ruolo di Caerano di San Marco nell’Italia del periodo del pieno sviluppo industriale: anche se dal 1928 al 1946 il paese aveva perso la sua autonomia, diventando frazione di Montebelluna, il paese è stato culla di importanti fenomeni industriali che hanno attraversato il secolo scorso. A testimoniarlo sono stati i tanti racconti trasmessi lo scorso weekend al pubblico di Centorizzonti, che ha potuto visitare, con l’accompagnamento di Franco Danieli, il Centro Taglio Carta, dove un tempo sorgeva la storica Filatura Lampugnani. Il sito ha avuto un’importanza eccezionale tra le due guerre, sia per la comunità che per il settore a livello nazionale.
Proprio a Caerano, grazie alle ampie reti di canali e di infrastrutture, veniva prodotta la prima elettricità di Montebelluna e per un periodo – come è stato spiegato durante la serata – si diceva che vi fosse “almeno un posto di lavoro per abitante”: dopo la visita, questi concetti hanno fatto da premessa per un’opera nota, quanto sempre attuale, firmata da Alessandro Baricco e interpretata da colui per il quale è stata pensata, Eugenio Allegri.
“Novecento” è un monologo che è stato descritto, in questa occasione, come un testo “che invecchia senza invecchiare”, grazie alla regia di Gabriele Vacis e all’interpretazione segnante di Allegri. Lo spettacolo, svoltosi a Villa Benzi, ha fatto salpare il pubblico a bordo di una nave per gli States, verso un secolo fatto di innovazione, d’improvvisazione e di jazz, dove sotto le scarpe non c’è più la terra ferma, ma un intero oceano. A volere fortemente questa rappresentazione, in accordo con la direttrice artistica di Centorizzonti Cristina Palumbo, è stata la Fondazione Benzi, rappresentata da Eleonora Guolo.
A segno, per i presenti, l’obiettivo di mostrare il territorio sotto un’altra prospettiva: la rassegna Centorizzonti prosegue la sua collezione di “chicchi di melagrana” (a quest’immagine si riferisce il sottotitolo della serie di eventi) con un evento che si svolgerà il 3 settembre a Pieve del Grappa, questa volta con un’opera che unisce la comicità alla cucina: “Rossini Flambé – Opera buffa in cucina” andrà in scena in prima regionale il 3 settembre a Villa Fietta di Pieve del Grappa.
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