Caerano, il sindaco rifiuta la proposta della minoranza sui test sierologici: “Non sono sufficientemente attendibili”

“Non mi sento di promuovere una campagna di massa per questo tipo di esame diagnostico ai cittadini di Caerano”: risponde così il sindaco Gianni Precoma, alla richiesta della minoranza di prendere in considerazione l’effettuazione di test sierologici in accordo con la Cooperativa Castelmonte.

Nell’interpellanza di domenica 3 maggio, il gruppo di minoranza NuovOrizzonte, in una lunga lettera, aveva proposto alla maggioranza di vagliare la possibilità di effettuare test sierologici con la Cooperativa Castelmonte, dato che “alcuni comuni, come Cimadolmo e Pieve del Grappa, hanno già stipulato una convenzione in tal senso”, recita la missiva.

Test rapidi, utili per ricavare una stima della diffusione del contagio da SARS-CoV-2 nella comunità caeranese ed identificare quegli individui asintomatici o con sintomatologia lieve potenzialmente infettanti per la comunità.

Vantaggi, questi, che vanno però di pari passo con altri svantaggi espressi in una circolare proveniente dal ministero della salute che il sindaco Precoma ha voluto postare pubblicamente in Facebook, dichiarando di aver rifiutato la proposta della minoranza in base alle considerazioni ministeriali.

Tra i punti a sfavore, nella circolare si legge che: “I test sierologici non possono, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica, sostituire il test molecolare basato sull’identificazione di RNA virale dai tamponi nasofaringei, secondo i protocolli indicati dall’OMS. Infatti, il risultato qualitativo ottenuto su un singolo campione di siero non è sufficientemente attendibile per una valutazione diagnostica, in quanto la rilevazione della presenza degli anticorpi mediante l’utilizzo di tali test non è, comunque, indicativo di un’infezione acuta in atto e, quindi, della presenza di virus nel paziente e del rischio associato a una sua diffusione nella comunità. Inoltre, per ragioni di possibile cross-reattività con differenti patogeni affini, quali altri coronavirus umani, il rilevamento degli anticorpi potrebbe non essere specifico della infezione da SARS-CoV-2”.

I test sierologici, secondo quanto espresso dal Ministero della Salute, non sarebbero dunque sufficientemente attendibili per diagnosticare con certezza l’infezione da SARS-CoV-2, soprattutto se allo stadio iniziale. Ciononostante, commenta il sindaco, “Se qualcuno ritiene che sia giusto fare il test, lo invito a contattare il suo medico di base che lo saprà indirizzare al meglio”.

(Fonte: Sara Surian © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati