Caerano S.Marco, ieri il ricordo di don Oddo, questa sera in biblioteca letture e musiche per non dimenticare

Sono trascorsi 75 anni dalla fine di uno dei più tragici genocidi del Novecento, passato alla storia con il nome di Shoah, che in ebraico significa non a caso “distruzione”.

A Caerano, c’è chi ieri ha ricordato questa triste giornata condividendo la storia di Don Oddo, sacerdote originario di Caerano che riuscì a salvare 53 Ebrei dallo sterminio nazista, e chi invece oggi, martedì 28 gennaio, terrà uno spettacolo nella sala riunioni della biblioteca di Caerano, alle 20:30.

Come ha spiegato la bibliotecaria Diana, il titolo dell’evento di questa sera, “Siamo ciò che resta della nostra casa, storie di salvezza e di resistenza alla Shoah”, è significativo: esso prelude alla povertà materiale cui andarono incontro molti oppositori ai regimi dittatoriali, in primis a quello italiano e, secondariamente, a quello tedesco.

I brani, tratti da archivi, libri di storia e di narrativa, testimoniano le esperienze esemplari di individui che durante la Seconda Guerra Mondiale si opposero al regime fascista e che, per questo motivo, incarnano – allora come oggi – un messaggio di speranza e di salvezza.


“Con questo spettacolo – dichiara Diana – noi vorremmo dire che si può sempre rispondere e agire in modo diverso”. I passi saranno letti da Rossana Mantese e accompagnati dal suono del violino e della chitarra di Andrea Facchin.


(Fonte: Sara Surian © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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