Oltre 200 persone hanno partecipato sabato scorso alla presentazione dell’ultimo libro di Mauro Marconato, “Il tempo di un rosario”, al Centro parrocchiale “Frassati” a Caerano di San Marco.
L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale Idea Futuro con la partecipazione de “I Barbapedana Quartet”, del gruppo teatrale “C’era una volta”, di lettori e lettrici volontari, delle professoresse Emanuela Borlina e Stefania Gatto, di Aurora Pacchi e Antonella Gualtieri del gruppo Madaus, di Eugenio Dal Prà e di Ivan Bordin, maestro del coro Giovanni Paolo II di Caerano.
“L’autore – si legge nella presentazione del libro -, sorpreso negativamente dall’abolizione dei cortei funebri a Caerano di San Marco, nel 2018, con motivazioni discutibili, racconta nel suo libro i cortei funebri di una volta e descrive 23 funerali di altrettanti personaggi caeranesi che ha visto transitare davanti alla casa dove abitava o ai quali ha assistito. Funerali diversi tra loro, come diversi sono stati i percorsi di vita dei compaesani che ha scelto di ricordare, il modo in cui sono morti e le problematiche che hanno vissuto”.
La vita e i problemi che i protagonisti di questo libro hanno incontrato sono stati e sono anche i problemi di tanti altri caeranesi e italiani e in parte sono ancora attuali.
La pandemia ha prolungato la stesura, la pubblicazione e la presentazione del libro, ma in compenso ha dato all’autore nuovi spunti per il suo racconto e anche nuove riflessioni sui funerali in tempo di Covid-19 e di lockdown, oltre al modo in cui le persone sono state costrette a vivere la morte di parenti e amici.
I funerali che Marconato racconta sono quelli di morti particolarmente drammatiche, di persone che ha conosciuto e ammirato, di persone più o meno importanti in paese, ma sono anche funerali particolari, diversi da quelli soliti e rituali.
Due terzi del ricavato dalla vendita del libro andranno in beneficienza all’Associazione Mummy&Daddy onlus, che sostiene un orfanotrofio nel sud dell’India.
“Ringrazio le oltre 200 persone – ha affermato Marconato – che hanno partecipato alla serata della presentazione del mio libro ‘Il tempo di un rosario’ in sala parrocchiale a Caerano. Ringrazio tutti coloro che hanno dato gratuitamente il loro prezioso contributo alla riuscita dell’evento: gli organizzatori Eugenio Dal Prà e Gian Paolo Lievore, i Barbapedana Quartet, le professoresse Emanuela Borlina e Stefania Gatto, Ivan Bordin e il coro Giovanni Paolo II, il gruppo teatrale ‘C’era una volta’, Antonella Gualandri e Aurora Pacchi del gruppo Madaus, le lettrici e i lettori, Marco Rossi e Mauro Scrivante per le diapositive e il servizio fotografico, Cecilia, Laila, Paolo e Giada per la vendita dei libri”.
“Ringrazio Renato Comazzetto per la sua professionalità – continua -, il parroco don Roberto, Daniele Gallina e Mario Visentin per la sala, la preside della scuola e il sindaco per la concessione di alcune attrezzature. Ringrazio in particolare Dorianna Bordin e Idea Futuro, organizzatrice della serata, e Patrizia Pozzobon dell’associazione Mummy&Daddy, alla quale la generosità dei partecipanti ha assicurato un consistente contributo, a cui si sono aggiunti quelli della stessa Idea Futuro e del gruppo di genitori adottivi del distretto socio-sanitario di Asolo”.
“È stata per me una piacevole occasione di rivedere tanti concittadini – conclude -, molti amici ed anche alcuni insegnanti che hanno condiviso con me l’esperienza della scuola media di Caerano. Per chi fosse interessato ad averlo, comunico che il libro non è in vendita in libreria o in edicola e quindi occorre contattarmi di persona o tramite cellulare”.
“Dopo anni di lockdown – commentano i volontari della Mummy&Daddy onlus – un nostro sostenitore speciale, Mauro Marconato, ha deciso di presentare in presenza la sua ultima fatica editoriale. Noi gli siamo grati perché ha deciso di devolvere i due terzi dei proventi alla nostra onlus che sostiene i bambini orfani e sieropositivi. Mauro e sua moglie Giuliana sono stati in India con noi a trovare i bambini a marzo 2022 quando è scattato il lockdown. Lo spunto del libro e della serata è stata l’abolizione dei cortei funebri”.
“La morte è stata sublimata dalla nostra vita negli ultimi anni – continuano -. Si muore in ospedale, spesso da soli, senza funerali, camere ardenti e senza il tempo per elaborare il lutto. Tradizioni antiche sono state abolite, come se bastasse un atto burocratico a cancellare le nostre emozioni e la maniera in cui si sviluppano. Mauro Marconato è un vero intellettuale, una persona di grande umanità che si interroga sulla vita e sulla morte, un uomo che di fronte alle contraddizioni non gira la testa, ma punta il dito”.
“Ma non è un dito inquisitorio – concludono -, non è un dito giudicante, ciò che lo muove è la compassione, quella condizione umana che la cancellazione sistematica dalle nostre esistenze della morte uccide silenziosamente. Senza compassione siamo destinati a diventare effimeri simbionti digitali, sempre che non sia già accaduto senza che ce ne accorgessimo. Mauro si oppone a fare la fine delle rane messe in pentola mentre l’acqua è ancora tiepida. Mauro non vuole finire bollito a fuoco lento; neppure noi. Per questo motivo lo stimiamo”.
(Foto: Facebook).
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