Fine delle festività a Caerano San Marco: successo per il presepe esposto, una tradizione lunga 20 anni

Per i volontari della Pro loco di Caerano di San Marco si è concluso finalmente un week-end di lavoro, impegnato nel disallestimento del presepe che per un mese e mezzo ha allettato lo sguardo degli automobilisti e dei passanti del centro del paese.

Un presepe di lunga tradizione, come racconta il presidente della Pro loco, Giuseppe Spagnol: “Abbiamo iniziato a fare il presepe circa 20 anni fa. Una volta veniva fatto nei giardini delle scuole elementari, poi don Paolo ci ha dato la possibilità di farlo qui, nel territorio della parrocchia, ed è stato un po’ ridimensionato. A quell’epoca era molto grande, la gente lo visitava percorrendolo per lungo tratto, per due anni è stato fatto anche vivente, nella piazza”.

Poi continua: “Ogni anno facciamo comunque qualche modifica: quest’anno, per esempio, come raffigurazione del caseggiato, abbiamo preso una struttura in legno di San Tomaso Agordino”.

il presepe 2

Una storia affascinante e per certi versi emblematica di ciò che significa il Natale, quella che ci ha in seguito raccontato il presidente.

Per le festività natalizie dello scorso dicembre, infatti, il Comune di Caerano, dopo aver donato nel maggio 2019 un escavatore a San Tomaso Agordino, che è stato uno dei paesi bellunesi colpiti dalle calamità assieme a Rocca Pietore, ha scelto come modello per la capanna di Gesù una riproduzione di un appassionato cittadino agordino.

Un gesto certamente di solidarietà, tanto più significativo dato il periodo natalizio.

Infine, il presidente ha spiegato come hanno ottenuto le statue: “I manichini ce li avevano regalati e noi li abbiamo sagomati e vestiti, mentre gli animali, a parte qualche pecora, sono stati fatti in carta pesta da noi”.

(Fonte: Sara Surian © Qdpnews.it).
(Foto: Pro loco Caerano San Marco).
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