Mercoledì 12 aprile, nella pizzeria Da Volpe ad Altivole, i volontari della Pro Loco di Caerano di San Marco hanno consegnato un assegno da 1.530 euro ai membri dell’associazione “Lisolachenoncè” di Teolo per sostenere alcuni istituti in Ucraina che ospitano degli orfani.
I soldi sono stati raccolti in occasione dello spettacolo “Una cascata di risate” di “Marco & Francesco con Lorenzo”, accompagnati dal gruppo “Night & Day”, andato in scena lo scorso 25 marzo nella sala cinema parrocchiale di Caerano.
L’intera somma raccolta durante l’evento ammontava a 3060 euro, ed è stata suddivisa tra lo Iov (lstituto Oncologico Veneto) di Padova e l’associazione “Lisolachenoncè”.
Presenti alla consegna dell’assegno di 1.530 euro (allo Iov è stato fatto un bonifico nella stessa giornata) il presidente dell’associazione “Lisolachenoncè”, Paolo Giurisato, con alcuni volontari, il presidente della Pro Loco di Caerano di San Marco, Giuseppe Spagnol, insieme ai volontari Claudio Luison e Remo Canello oltre ai comici montebellunesi Marco e Francesco con Lorenzo.
“Ringrazio Marco, Francesco e Lorenzo per la loro disponibilità – afferma il presidente della Pro Loco di Caerano -. È merito loro se abbiamo realizzato la manifestazione dello scorso 25 marzo, perché l’iniziativa è partita da loro e noi abbiamo preso la palla al balzo. Il risultato è stato soddisfacente: abbiamo riempito il teatro con 300 persone. Questa è una piccola goccia che spero possa aiutare concretamente le due realtà destinatarie delle donazioni”.
“Noi siamo sempre contenti di venire a fare lo spettacolo a Caerano – commentano Marco & Francesco con Lorenzo -, ci siamo sempre trovati bene. Ne abbiamo fatto uno anche l’estate scorsa e pensiamo che ci sia la possibilità di tornare presto”.
“Noi andremo ad aiutare i bambini ucraini degli istituti che seguiamo a Leopoli – sottolinea il presidente Giurisato -. In questo periodo, in cui abbiamo contatti anche con alcuni ospedali, andremo a fornire dei medicinali per i soldati che tornano feriti dal fronte. Abbiamo dei medici di Padova e di Venezia, che si trovano a Leopoli e a Kiev, che ci chiedono delle medicine. Grazie a questi contributi, infatti, aiuteremo queste persone a curarsi”.
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