Una casetta in legno, un gruppo affiatato di alpini e un servizio attivo dalle 20 alle 24 di venerdì e sabato sera: è questo il contesto nel quale si svolge l’attività del Gruppo alpini di Caerano di San Marco.
Ed è proprio qui che è stata da pochi giorni affissa accanto alla porta d’ingresso una targa (nella foto sotto) che reca l’incisione “Gruppo Alpini di Caerano di San Marco” e suggella il legame dell’Ana di Caerano con la “gemellata” Ana di Castellavazzo, frazione di Longarone.
Il gemellaggio tra le due comunità esiste da alcuni anni, ma l’amicizia affonda le proprie radici negli anni ’60, quando alcuni caeranesi che lavoravano in uno stabilimento di Castellavazzo morirono a causa della tragedia del Vajont, il 9 ottobre 1963. Da quel momento il rapporto tra le due associazioni è cresciuto e si è via via consolidato, dando vita ad un gemellaggio ed a varie iniziative.
La tavoletta, delimitata da una cornice in legno con disegnate delle stelle alpine, è stata realizzata e donata dai maestri scalpellini del Comune di Castellavazzo in occasione dell’ultimo pranzo sociale a Caerano del 23 febbraio scorso.
Il Gruppo alpini, onorato di tale dono, ha così pensato di appenderla nel luogo simbolico per eccellenza di tutto il gruppo, quasi a dare una sorta di benvenuto o di fornire un epigrafico “documento d’identità” a quanti da oggi in poi si appresteranno ad entrarvi.
(Fonte: Sara Surian © Qdpnews.it).
(Foto: per concessione di Ronnie Nardi e Matteo Carlesso).
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