Ha preso il via a maggio il Progetto controllo di vicinato attivato dall’amministrazione comunale di Cappella Maggiore per porre attenzione sul territorio, prevenendo eventuali reati come furti o truffe. Sono più di 50 i cittadini che hanno già aderito all’iniziativa, che consiste nel fare particolare attenzione a ciò che avviene intorno a sé segnalando eventuali situazioni sospette a persone individuate come punti di riferimento.
Per questo è stato messo a disposizione dei residenti un gruppo WhatsApp dove sono presenti anche il sindaco Mariarosa Barazza, l’assessore alla sicurezza Franco Bonato e il referente anziano Fabio Fabris al fine di valutare al meglio se è necessario contattare o meno le Forze dell’ordine.
“Cerchiamo nuove persone che aderiscano. Si tratta di un’iniziativa positiva e utile – ha commentato il primo cittadino -, ognuno ha l’opportunità di rendersi protagonista e di aiutare il proprio territorio. È importante agire nell’immediatezza e proprio per questo abbiamo deciso di usare i canali social per rendere tutto tempestivo e accessibile a chiunque. Non si tratta di far diventare le persone agenti di pubblica sicurezza, ma solamente di renderli attenti a ciò che avviene loro intorno”.
L’idea è stata approvata dalla Prefettura ed è possibile, in caso di necessità, rivolgersi agli uffici comunali, ai Carabinieri e alla Polizia, come già avviene anche in molti altri Comuni della Marca trevigiana che hanno aderito.
Poco tempo fa, ad esempio, un cittadino ha segnalato una signora che suonava il campanello di alcune abitazioni fingendosi una rappresentante di Piave Servizi, la società che gestisce il servizio idrico. Facendo alcuni controlli è stata scoperta la fondatezza della segnalazione, e per questo l’avviso è stato girato ai Carabinieri per avviare le indagini.
Per poter partecipare o chiedere informazioni è possibile inviare una email a protocollo.comune.cappellamaggiore.tv@pecveneto.it.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it