Cappella Maggiore, addio al dottor Alì El Tabch. Curò i feriti nella guerra civile in Libano, poi fu medico e dentista in paese

Cordoglio a Cappella Maggiore per la morte improvvisa, avvenuta ieri sera, martedì, all’età di 71 anni, del dottor Alì El Tabch.

Originario di Beirut (Libano), era arrivato da giovane in Italia, precisamente a Follina, per studiare. Non avendo le disponibilità finanziarie per farlo, si era fin da subito rimboccato le maniche: di giorno frequentava l’università di medicina, di notte lavorava in un panificio. Conseguita la laurea in medicina, era ritornato in Libano.

Erano gli anni della guerra civile e lui si era messo a disposizione per curare i feriti. Successivamente era tornato in Italia e a Cappella Maggiore aveva iniziato l’attività di medico di famiglia con studio ad Anzano
, facendosi apprezzare professionalmente ed umanamente da generazioni di pazienti.

“Sempre disponibile e presente”, “Un buon medico ed amico”, “Un grande medico”, “Rimarrà sempre nel cuore di chi ha potuto conoscerlo”, “Grande medico, grande professionalità e grande umiltà”, “Una brava e bella persona” sono alcuni dei ricordi condivisi in queste ore in rete da amici ed ex pazienti.

“Alì era una bravissima persona, disponibile: quando la gente lo chiamava, lui c’era sempre” ricorda Claudio Pizzol, che ha condiviso con il medico l’impegno nella vita amministrativa a Cappella Maggiore. Il dottor El Tabch fu assessore al sociale dal 1990 al 1995 durante l’amministrazione Costacurta in quota Pc, quindi fu consigliere comunale negli anni a seguire.

Da un anno e mezzo era in pensione ed aveva lasciato l’incarico di medico di famiglia, proseguendo come dentista in uno studio a Cappella Maggiore.

Lascia la moglie e due figlie. Il funerale sarà fissato nelle prossime ore.

(Foto: Facebook).
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