Grande successo per “L’olio della Serenissima”. Barazza: “Risultato di un lavoro di squadra per far conoscere il nostro territorio e la bontà del prodotto”

La consegna della bandiera della “Città dell’olio”

Una manifestazione innovativa e colma di eventi culturali, storici e artistici all’insegna dell’olio extravergine di grande e riconosciuta qualità: “L’olio della Serenissima” è stata inaugurata venerdì 31 marzo al Castelletto Eventi di Cappella Maggiore.

Organizzata dal Comune e dall’associazione La Ruota, quest’anno la “Festa dell’olio” ha presentato produzioni da tutte le terre che appartennero alla Serenissima Repubblica di San Marco. Una scelta per ricordare l’amore della Repubblica di Venezia per l’olio d’oliva, che attingeva dai territori dove sventolava il Vessillo di San Marco. Inoltre si volevano far conoscere, anche attraverso degustazioni guidate, le straordinarie caratteristiche anche salutari degli oli extravergini d’oliva, prodotti nel Nord Italia e nella fascia adriatica della Balcania fino alla Grecia.

Un valore non solo salutare ed economico, ma anche di amicizia e collaborazione: “È il risultato di un lavoro di squadra, una squadra grande e costruita su rapporti di amicizia e apertura che vogliono includere e far conoscere il nostro territorio, la bontà del nostro olio, insieme nel confronto reciproco” ha dichiarato il sindaco di Cappella Maggiore Mariarosa Barazza.

Sono cinquantacinque gli oli presenti alla manifestazione, provenienti dalle Regioni italiane (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia Romagna e Puglia) e dai Paesi esteri (Albania, Turchia, Grecia, Creta, Cipro, Croazia e Slovenia).

“L’ obiettivo principale di questa manifestazione è fare cultura dell’olio: far capire alle persone che cos’è un olio Evo di qualità, quali profumi si possono sentire e quali fragranze soprattutto la piccantezza e l’amarezza – ha affermato l’assessore al turismo e alla valorizzazione del territorio Valentina Ricesso -. Questo lo facciamo attraverso la Fondazione italiana sommelier e l’associazione Olea: tramite specialisti della materia riusciremo a far comprendere le qualità di un buon olio. Oltre a questo, l’obiettivo è valorizzare il territorio di Cappella Maggiore, in collaborazione con l’associazione La Ruota e attraverso il territorio della Repubblica Veneta”.

Sindaci, amministratori di Comuni limitrofi e non soloi, il consigliere regionale Sonia Brescacin, il console onorario in Kalamata Margherita Bovicelli, il sindaco di Verteneglio (Croazia), il presidente del Consorzio Prealpi dell’Unione nazionale delle Pro Loco Francesca Bertolin, il presidente del Gal Altamarca Trevigiana Giuseppe Carlet, il presidente di Coldiretti Vittorio Veneto Gianni Dan, Emiliano Pezzuto della Confederazione italiana degli agricoltori di Treviso e il vicepresidente di Banca Prealpi SanBiagio Gianpaolo De Luca: in molti hanno partecipato all’inaugurazione.

Gianpietro Rorato, con un excursus storico, ha spiegato l’enogastronomia del Veneto. “L’ulivo ci insegna a guardarci attorno, a capire com’è il mondo. È l’albero dal quale dobbiamo trarre tanti insegnamenti”, ha detto.

“In questa pedemontana c’è una parte importante della storia della banca di credito cooperativo che rappresento – ha dichiarato De Luca -. Siamo presenti nel territorio per promuovere vicinanza e relazioni. Oggi si parla di promozione del territorio, di agricoltura sostenibile, della scelta lungimirante dove la vera ricchezza è creata dalla fatica e dal lavoro dell’uomo. Scelte che condividiamo e pensiamo che possano trovare ancora più concretezza se attuate e affidate all’etica dello spirito cooperativo come avviene in Banca Prealpi SanBiagio”.

I terracottai di Montelupo fiorentino in compagnia del sindaco Mariarosa Barazza

Successivamente sono state conferite la bandiera e la spilla dal rappresentante dell’associazione “Città dell’olio” Orio Mocellin al sindaco Barazza.

L’evento non si è basato solo sulle degustazioni d’olio: all’interno della manifestazione sono infatti presenti le opere di tre artisti: le sculture del legno d’olivo di Matteo Cocomazzi, le vetrate del maestro Sante Pizzol e le opere con le pietre del Carso alla Galleria Gacma del maestro Enzo Valentinuz.

“Cocomazzi presenta alcune opere di scultura del legno d’olivo – ha spiegato la storica dell’arte Lorena Gava -. Sono sculture posizionate all’esterno e all’interno della magnifica cornice. Opere a metà tra figurativo e astratto, lavorate con grande abilità tecnica. Il legno d’olivo è un legno tormentato che Matteo è riuscito a lavorare creando dei risvolti e delle intersezioni di superfici concave e convesse davvero straordinarie.

Le vetrate dell’artista Sante Pizzol

Accanto alle sculture lignee, abbiamo delle vetrate magnifiche realizzate dal maestro Sante Pizzol, conosciuto in tutto il mondo, anche in Giappone – ha proseguito -. Vetrate realizzate con una tecnica antichissima, con soggetti tra il figurativo e l’astratto. Una maniera bellissima di captare proprio la luce attraverso i colori così sapientemente combinati attraverso magiche tessere di vetro.

Nella Galleria Gacma, la mostra del maestro Enzo Valentinuz realizza delle opere molto belle utilizzando le pietre del Carso. Pietre di diverse dimensioni, usate in colore naturale oppure pigmentate, che lui utilizza come elemento pittorico. Compone opere bidimensionali e tridimensionali. Notevoli, sono gli arazzi carsici”, ha concluso Gava.

La mostra di Enzo Valentinuz è visitabile fino a lunedì 10 aprile.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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