Dai bambini della scuola dell’infanzia, agli studenti della primaria e della secondaria di primo grado, a giovani, famiglie e adulti. La Giornata dello sport e della salute a Cappella Maggiore ha messo insieme le generazioni.
Sabato 10 maggio, al mattino, gli alunni del comune – 117 delle primarie e 85 della secondaria – si sono ritrovati negli impianti sportivi di via delle Mure e negli spazi della scuola media di via Livel, e si sono misurati con numerose discipline: calcio, pallavolo, basket, atletica, baseball, sitting volley, tiro con l’arco, rugby e rugby integrato – progetto di incontro e gioco nel rispetto delle diverse abilità riconosciuto dalla Federazione italiana per l’inclusione e l’integrazione delle persone in condizioni di fragilità -, kick boxing, tai-chi, ginnastica artistica, judo, taekwondo e i-dance.

Al pomeriggio, per tutti, il torneo dello sport e della salute con prova gratuita delle diverse attività sportive e di solidarietà: alle proposte della mattina si sono aggiunti altri sport – come la scherma, il beach volley, la mountain bike, la ginnastica dolce, ma anche raggaeton, balli caraibici e yoga – e alcuni punti dedicati alle iniziative con Sport Academy, che ha proposto esercizi mentali e di Biofeedback, con la Caritas, sull’importanza dell’acqua, e il Ccr con i giochi di una volta.
Lunedì 12 maggio nell’area dell’oratorio di Cappella Maggiore si sono ritrovati i bambini della scuola dell’infanzia e nido integrato S. Giuseppe e quella di Anzano per una mattinata speciale dell’iniziativa dedicata a loro con il minivolley e il nording walking.

“La manifestazione – dice la consigliera delegata Federica Salatin – ha avuto lo scopo di dare la possibilità di conoscere e sperimentare sport diversi, da quelli più conosciuti a quelli meno noti”. L’obiettivo del regolamento, infatti, era la prova del maggior numero possibile di attività.
“Abbiamo voluto portare all’attenzione – conclude Salatin – anche sport che siano inclusivi, come il sitting volley, o sport integrati come il rugby, per far capire alle persone che tutti possono fare attività fisica e non ci sono limiti. I limiti li mettiamo noi quando non mettiamo al centro le persone e quando non accettiamo che lo sbaglio fa parte dell’imparare”.
(Autrice: Beatrice Zabotti)
(Foto: Comune di Cappella Maggiore)
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