Le Giornate Fai d’Autunno alla scoperta della chiesetta alla Mattarella, di San Martino a Castelcies e dell’orto biologico EcorNaturasì di Zoppè

Cappella Maggiore, Cavaso del Tomba e San Vendemiano sono i tre comuni che rientrano nell’itinerario delle Giornate Fai d’Autunno 2021.

Dal nord al sud, per due giorni trecento località italiane aprono le porte di oltre 600 luoghi culturali, che quasi sempre sono inaccessibili alle visite e ai turisti. Sabato 16 e domenica 17 ottobre il pubblico potrà ammirare bellezze spesso sconosciute ai più, grazie al Fondo ambiente italiano che prosegue, con queste iniziative, la raccolta fondi per sostenere le attività di cura e valorizzazione del patrimonio culturale nazionale.

Le mete trevigiane delle Giornate d’Autunno sono dei veri piccoli tesori da scoprire, a cominciare dalla chiesa della Santissima Trinità, nota anche come la chiesetta “alla Mattarella”, nella omonima località di Cappella Maggiore (qui il nostro servizio di approfondimento), aperta alle visite sabato 16 e domenica 17 ottobre dalle 10 alle 18.

Il sito deve il suo pregio alla bellezza dell’affresco più antico, l’Ultima Cena, unica testimonianza superstite dalla chiesetta precedente, databile tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo. L’opera riveste una notevole importanza dal punto di vista iconografico, poichè è il primo esempio nel territorio della Marca Trevigiana di un tema che andrà via via diffondendosi e che ha quale input l’istituzione della festa del Corpus Domini, decretata a Venezia nel 1295 dal Maggior Consiglio.

Un secondo itinerario delle Giornate Fai d’Autunno conduce tra le colline della Valcavasia, che custodiscono la bellissima chiesetta medioevale di San Martino a Castelcies, comune di Cavaso del Tomba. Sabato e domenica gli esperti del Fai guideranno le visite, che si terranno dalle 10 alle 17.30 (qui per rivedere il nostro servizio video dedicato).

Visite della durata di mezz’ora, riservate a gruppi di 10-15 persone al massimo. San Martino fa parte del ricco patrimonio religioso e architettonico della Valcavasia, caratterizzata dalla presenza di numerosi oratori distribuiti nelle varie località. Assieme alle chiese principali,  costituiscono un elemento di identificazione dei borghi.

Gli abitanti, i comitati, le associazioni hanno sempre collaborato per tenere in ordine le chiesette, raccogliendo fondi attraverso iniziative e lavorando direttamente alle opere di restauro. Il Fai sostiene di avere proposto la visita della chiesetta medioevale di Castelcies “per la sua storia e pregio artistico e perché, nonostante la sua posizione relativamente lontana dai centri abitati, continua a costituire il fulcro delle più antiche tradizioni, soprattutto religiose, della Valcavasia. Partendo da questa località, i visitatori, se lo vorranno, potranno anche autonomamente seguire un percorso storico-naturalistico ben segnalato, lungo il quale potranno scoprire opere eseguite da artisti locali”.

La terza proposta del Fai condurrà i visitatori anche in un orto biologico aziendale, quello della EcorNaturasì in via Palù a Zoppè di San Vendemiano. L’apertura straordinaria al pubblico è in programma solo sabato 16 ottobre, dalle 11 alle 15, quattro visite per venti persone alla volta.

Lo scopo è quello di far conoscere un esempio ben riuscito di orto aziendale, che segue le pratiche dell’orticoltura biologica e biodinamica.

(Foto: Fai).
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