Dopo oltre mezzo secolo di attività per il bene della comunità e di promozione del territorio e delle tradizioni, al termine di dodici mesi di proroga del mandato, la Pro Loco di Cappella Maggiore ha chiesto ufficialmente al comitato regionale Unpli Veneto il commissariamento dell’associazione per “mancanza di disponibilità di volontari” da inserire nel nuovo direttivo.
La presidente Debora Gava ha inviato una lettera all’Unione della Pro loco regionale, motivando le ragioni di tale istanza, resasi necessaria dopo vani tentativi di coinvolgere nuove persone attraverso appelli e riunioni.
“La Pro Loco di Cappella Maggiore ha alle sue spalle 53 anni di attività – esordisce la presidente – Nel tempo si sono susseguiti diversi Consigli direttivi che hanno dato vita a continue iniziative ed eventi”.
“Negli ultimi anni – prosegue Gava – il Consiglio direttivo, nell’ottica di creare le basi per un cambio generazionale, ha cercato costantemente di coinvolgere nuove persone negli eventi riscontrando anche interesse e partecipazione attiva, che tuttavia è praticamente sparita alla richiesta di entrare a far parte del nuovo Direttivo alla scadenza del mandato”.
Poi le difficoltà legate alla ripresa dopo la pandemia, “quando l’interesse di ripartire per costruire qualcosa di nuovo e dare nuova energia all’Associazione, guidata ormai da più di dieci anni dal Direttivo in carica, è stato praticamente nullo e di costante diniego”.
A maggio 2023 la proroga di un anno del mandato del Consiglio direttivo uscente “per l’allineamento con le scadenze degli organi UNPLI”, “alla condizione di bloccare completamente le attività associative, pur cercando di diffondere l’informazione dell’inattività per la ricerca di un nuovo Direttivo”.
“L’obiettivo – spiega Gava – era quello di suscitare nella cittadinanza una voglia di riscatto per non far morire una storica associazione come la Pro Loco di Cappella Maggiore e raccogliere nuovi volontari interessati a creare il Direttivo. Nonostante la diffusione dell’informazione, nulla è accaduto e nessuno ha mostrato interesse per ‘salvare’ un’associazione così importante per preservare le nostre tradizioni, in particolare la Sagra del Rosario, evento molto sentito in paese”.
Nei mesi scorsi l’associazione ha proposto una serie di incontri, intitolati “Ultima chiamata per un futuro possibile”, “con l’obiettivo di raccogliere volontari interessati a prendere in mano le redini dell’Associazione”.
“La partecipazione – osserva la presidente – è stata discreta e nell’occasione si sono presentate le attività realizzate dall’associazione in tutti i suoi anni di storia, ma anche le attuali difficoltà di proseguire per mancanza di nuove leve interessate ad associarsi e partecipare attivamente alla ripartenza. Purtroppo durante questi incontri sono state fatte poche nuove tessere e nulla è cambiato rispetto alla situazione di stallo”.
Terminato l’anno di proroga, l’assemblea dei soci ha quindi deliberato di procedere con la richiesta di commissariamento all’Unpli, “con la speranza che un soggetto terzo e indipendente possa essere un miglior aggregatore di volontari”.
L’auspicio della Pro Loco di Cappella Maggiore è quello che “un commissario esterno possa essere visto come un elemento di discontinuità rispetto al passato, e stimoli la creazione di un Consiglio direttivo che sviluppi una propria interpretazione degli scopi dell’Associazione”.
Una figura “possibilmente estranea al contesto locale, super partes e nuova”, conclude la lettera, potrebbe “creare uno stacco completo con il passato. Una ‘faccia nuova’ potrebbe essere accettata positivamente dalla nostra comunità e creare l’opportunità di trovare potenziali nuovi volontari disponibili a continuare la lunga e fruttuosa attività della nostra associazione, rinvigorendola così di nuova energia”.
(Foto: Pro Loco Cappella Maggiore)
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