Una giornata quella di oggi che, nonostante l’incessante pioggia che ha accompagnato la tappa del Giro d’Italia 2021 Sacile-Cortina d’Ampezzo, ha visto le comunità di Colle Umberto, Cappella Maggiore, Cordignano e Fregona protagoniste in occasione di una gara dalla forte venatura storica e di tradizione.
Una tappa legata, come detto, a doppio filo con la storia, con il 24 maggio, data che coincide con quella del 1915, anno in cui per l’Italia iniziava la tragedia della Grande guerra che costò 650 mila morti ma che fu celebrata dalla famosa “Canzone del Piave” dove ne veniva esaltato il coraggio e il sacrificio di tanti giovani italiani in una pagina indimenticabile del territorio, e con il ricordo di Ottavio Bottecchia, storico corridore di San Martino di Colle Umberto, con la sua casa natale come luogo spirituale di questa gara.
Dopo un weekend da brividi caratterizzato dallo Zoncolan, il Giro d’Italia 2021 è proseguito oggi con la sedicesima tappa: 212 km da Sacile a Cortina d’Ampezzo, con addirittura 5700 metri di dislivello, accorciati anche a causa del maltempo che ha fatto togliere dal percorso le scalate del Passo Fedaia e del Pordoi, in una prova spaccagambe che metterà a durissima prova tutti i big.
Tornando alla Tappa in sè, il ricordo di Bottecchia è ancora vivo grazie anche alla presenza della sua casa natale, un simbolo di questo percorso.
Ottavio, colleumbertese doc, da queste parti infatti è una leggenda, fu il primo ciclista italiano a vincere il Tour de France nel 1924, nonchè il primo ad indossare la maglia gialla ininterrottamente dalla prima all’ultima tappa. Rivinse inoltre il Tour anche l’anno seguente.
I suoi concittadini, nonostante il maltempo, hanno voluto rendergli omaggio anche grazie alla presenza dell’Associazione Nazionale Bersaglieri con alcune Sezioni della provincia di Treviso con alcune biciclette storiche addobbate.
Entusiasmo che si è percepito palesemente anche a Fregona, nonostante la pioggia caduta a secchiate, dove alcuni fans colombiani hanno sfidato il maltempo incitando il passaggio del loro connazionale Egan Bernal, tra i favoriti alla vittoria finale.
Storia ed entusiasmo: un connubio perfetto che rende, come sempre, il Giro d’Italia una manifestazione che lega passato e presente.
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