Cambio di presidenza all’Unione Montana del Grappa: lascia Rampin, rieletto Paolo Mares. “Per prima cosa puntiamo a chiudere il progetto della telefonia”

Cambio di vertice all’Unione Montana del Grappa: la presidente Annalisa Rampin ha letto ai colleghi sindaci le dimissioni ieri sera, dopo due anni di mandato. Una decisione che non sarebbe mossa da altre ragioni se non dall’accordo condiviso tra i sindaci di lasciare alla guida dell’Unione Montana un amministratore locale con un numero più alto possibile di anni a disposizione in termini di mandato, in modo da dare continuità alle iniziative. Il nome selezionato dal consiglio è stato quello di Paolo Mares, da quest’anno di nuovo sindaco di Castelcucco, già impegnato nel ruolo di presidente dal 2016 al 2017 e poi fino al 2020, quando aveva scelto di anticipare le proprie dimissioni.

Nel corso del mandato di Annalisa Rampin, che mantiene ancora la presidenza dell’Ipa Terre di Asolo e del Monte Grappa, l’Unione Montana ha visto l’avviamento e il completamento di alcuni servizi che gli amministratori degli altri Comuni hanno valutato come fondamentali: primo tra tutti il servizio di Polizia Locale, con sede a Paderno di Pieve del Grappa, potenziandolo con una copertura che arriverà presto a ben sei agenti sul territorio. Il Comando di Polizia locale dell’Unione Montana del Grappa, in effetti, ha già contribuito attivamente in questi due anni a svolgere un’attività di controllo, oltre a deferire all’Autorità giudiziaria diversi responsabili di reati legati alle sostanze stupefacenti, agli atti vandalici e violenze famigliari.

“Sono orgogliosa di vedere che l’ente dell’Unione Montana del Grappa ha riacquisito energia e ha visto completati alcuni importanti progetti, ricominciando a porsi come un punto d’incontro tra le amministrazioni” commenta Rampin. La presidente uscente ha portato avanti alcuni lavori sul fronte delle telecomunicazioni sul Monte Grappa, già avviati da Mares in passato, autorizzando l’Avab di Crespano a installare un ponte radio per emergenze di protezione civile attraverso delle antenne di telefonia mobile a Cima Grappa, oltre a curare l’ottenimento di bandi per la promozione territoriale del territorio. Ha poi provveduto a mettere in sicurezza lo stabile dismesso che era stato la sede della Comunità Montana, con interventi di pulizia, riordino e inventariazione dei beni di valore, in attesa di una futura destinazione dello stabile.

“Nella mia elezione a presidente non c’è stata una valutazione di tipo politico o meritocratico: semplicemente visto l’aggravio di impegni della presidente uscente, mi è stato chiesto di mettermi a disposizione ed eccomi qui – commenta Mares. – Ieri sera mi è stato chiesto qual è il programma, ma questo non è un periodo semplice per i nostri Comuni e i tempi cambiano rapidamente, anche tenendo conto che le amministrazioni non hanno ancora grande fiducia nei confronti dell’Unione Montana del Grappa. Noi, comunque, ci proveremo con vigore. Credo che la priorità stia nell’ultimare il progetto della telefonia, chiudendo i contratti con i gestori telefonici e accendendo i ripetitori sul Grappa. Stiamo anche attendendo un pronunciamento da parte della Regione rispetto alla questione relativa al Comune di Borso del Grappa, che vorrebbe uscire, e al Comune di Pederobba, che invece chiede di entrare. Ho già chiesto la possibilità di parlare con l’assessore Calzavara per dirimere la cosa”.

Riguardo allo stabile dell’ex Comunità Montana, Mares risponde così: “A suo tempo, ancora quando ero presidente, si era valutata la possibilità di una sistemazione, poi effettivamente è stato considerato che non c’era un effettivo bisogno dello stabile. Già a suo tempo le opzioni erano due: rimetterlo sul mercato così com’era (ma sarebbe stato un peccato, in fondo è una villa) oppure sistemarlo e poi valutare un’eventuale vendita. Avevamo anche ottenuto un contributo, ma avremmo dovuto contrarre dei mutui per portarlo avanti. Restiamo in attesa di nuove opportunità per valorizzarlo”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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