Recantina, bianchetta e prosecco, tutti super premiati, ma anche altre produzioni di nicchia e ben tre agriturismi, pronti ad accogliere gli amanti delle degustazioni e del turismo enogastronomico: in questo senso l’offerta di Castelcucco si coordina con il territorio della Pedemontana, anche visto l’avvicinarsi della data del verdetto Mab Unesco per i territori del Monte Grappa, e lo fa attraverso l’affissione di un cartello dove da ieri chiunque può leggere “Città del Vino”.
Non tutti a Castelcucco conoscono le origini di questo percorso, intrapreso in seguito ai risultati ottenuti nel tempo e, in particolare, dopo una selezione di vini in Piemonte: era stata infatti la “Selezione del sindaco 2018” del Concorso Enologico Internazionale a destinare la medaglia d’argento all’etichetta castelcucchese Colmello, della famiglia Forner e di conseguenza a coronare il comune di provenienza come aspirante alle “Città del Vino”. È infatti usanza che in seguito a un premio come questo, il territorio possa ambire a questa nomina.
A quell’evento aveva presenziato in nome della comunità l’assessore Valter Melcarne, che si era poi preso il compito di proseguire il percorso verso questa designazione: dopo un anno, Castelcucco aveva raggiunto il risultato ma a causa del covid le operazioni di ufficializzazione erano state rimandate.
Soltanto l’altro giorno sono arrivati i cartelloni: “Avrei voluto fare una presentazione ufficiale – ha affermato Melcarne – Stiamo già lavorando anche per avvicinarci alla “Città dell’Olio”, per completare il cerchio, e dare ancora maggior valore al nostro piccolo ma amato territorio”.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
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