Castelcucco, approvato il progetto di sviluppo del mercato del lavoro in sinergia con gli altri comuni del territorio

Nove amministrazioni comunali del territorio pedemontano e asolano, in sinergia per costruire una rete finalizzata allo sviluppo socio-economico e del mercato del lavoro locale.

In particolare per la creazione di opportunità di lavoro e di reinserimento sociale destinato alle categorie svantaggiate e di soggetti deboli. Un progetto del quale si è discusso, e approvato nel recente consiglio comunale a Castelcucco.

Un nuovo servizio che coinvolge i Comuni di Asolo, Borso del Grappa, Castelcucco, Cavaso del Tomba, Fonte, Maser, Pieve del Grappa, Possagno, e San Zenone degli Ezzelini, ai quali potrebbe entrare in un secondo momento il Comune di Monfumo.

Capofila di questo progetto il Comune di Pieve del Grappa, nel promuovere una convenzione che favorisca l’occupazione e l’autonomia di un sempre più crescente numero di persone in condizione di fragilità sociale ed economica.

Dopo l’illustrazione del progetto da parte del sindaco Adriano Torresan, il vice sindaco Gianpietro Mazzarolo ne ha spiegato il contenuto: si tratta di un nuovo servizio che mira a creare delle sinergie per favorire dei progetti di inserimento di persone svantaggiate e fragili.

L’obiettivo è quello di reperire fondi Ue a sostegno di queste attività per le quali la spesa minima prevista per far decollare il progetto è di circa 10 mila euro, con il 50 per cento in base al numero dei residenti alla data del 31 dicembre dell’anno precedente e il rimanente suddiviso in parti uguali tra gli stessi Comuni”.

Da parte sua, il sindaco Torresan (nella foto) ha sottolineato l’importanza di investire sul sociale, e le utilità dirette e indirette che ne derivano, investendo sulle persone, fornendo loro maggiori opportunità per rendersi autonome e indipendenti senza gravare sulla collettività”.

Il consigliere Paolo Mares, ha invece voluto sottolineare “Siamo alla fine del settennale europeo di programmazione finanziaria, per cui ci si augura che siano state fatte le opportune valutazioni, altrimenti si rischia di investire in un settore che non potrebbe avere linee di finanziamento”.

(Fonte: Giovanni Negro © Qdpnews.it).
(Archivio Qdpnews.it).
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