Presente a Castelcucco dal 1991, la Cooperativa Vallorgana festeggia in questi giorni il 30esimo anno della propria nascita e lo fa cercando sguardi che rivolgano al futuro dell’assistenza ai diversamente abili: se l’origine di questo gruppo deve tutto a un gruppo di genitori desiderosi di dare ai loro figli una vita dignitosa e avvicinarli all’autonomia, con il supporto del Comune di Castelcucco e dell’Ulss, il futuro di questa realtà continua a essere vincolato all’inseguimento di quello che il direttivo descrive come “il grande sogno”. Una società, quella auspicata dalla cooperativa, che dovrebbe diventare “più umana”, ovvero educata e sensibile nei confronti di queste difficoltà.
Per descriverla, la Cooperativa ha organizzato una tavola rotonda, in programma per il 18 settembre alle 20.30 al Teatro dell’Istituto Filippin a Paderno, che prende proprio il titolo “Sognare una società più umana. Educarsi alla cura”.
I relatori, moderati dal giornalista Mariano Montagnin, saranno il direttore dell’Unità Organizzativa Famiglia Pasquale Borsellino, il professor Giancarlo Cunial, tra i fondatori della cooperativa e insegnante, il direttore della “Cooperativa servizi per la disabilità” Patrizio Marin e il responsabile del “Centro studi Cooperativa Giuseppe Olivotti” Monica Lazzeretto.
Prima, alle ore 10, è prevista una visita nei locali della Cooperativa a Castelcucco: gli invitati saranno i sindaci, gli operatori sociali e gli operatori economici del territorio. In quest’occasione saranno illustrati i processi educativi e produttivi, nonché l’esperienza di “Casa Amica”. Al termine della visita verrà illustrato il nuovo progetto di ampliamento della cooperativa, svolto in sinergia con il Comune di Castelcucco, necessario per dare più ampio respiro ai locali e per meglio collocare le attività.
La vera e propria festa di compleanno, per i ragazzi, le famiglie, i volontari e gli operatori, è in programma invece per il 26 settembre: ci sarà spazio per un pranzo assieme, ma anche per momenti di ricordo. Alla fine della serata, ci sarà anche uno spettacolo teatrale a cura del Teatro delle Arance. Scrivono così dalla cooperativa, per commentare il traguardo dei trent’anni e per augurarsene altrettanti e più: “Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia”.
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