Un progetto che risponde a un’esigenza molto sentita in tutt’Italia e che, pur nascendo entro i confini di un comune di piccole dimensioni, quello di Castelcucco, viene citata come esempio, lunedì 2 marzo, in trasmissione nazionale della mattina su Rai1: uno sportello di ascolto professionale, dedicato a tutti coloro che non riescono a non preoccuparsi troppo per la questione del coronavirus.
Un sistema che favorisce il dialogo e cerca di prevenire nei cittadini la tendenza a creare drammi o fare esagerazioni spiegando cause, statistiche e sicurezza anche nelle settimane seguenti allo sviluppo dei cosiddetti “focolai”: un tentativo, insomma, di rassicurare la gente ma anche di educarla all’uso corretto, ma più che corretto razionale, di prodotti come mascherine e disinfettante.
L’autore di questo progetto è il dottor Francesco Abatianni, che assieme ai suoi soci gestisce la farmacia di Castelcucco, una realtà che nonostante i ben 2500 abitanti di Castelcucco conta ben undici specialisti nel suo staff. Assieme a lui, è stata fondamentale la disponibilità della psicologa Maria Pitarresi, che già collaborava con la farmacia, chiamata appunto per dare luogo a queste sedute.
Tutto è nato quando, nei primi giorni del contagio, specialmente dopo il fatidico weekend di fine febbraio, lo staff della farmacia si è detto colpito dal fervore con cui i clienti acquistavano i prodotti, quanto i cesti di disinfettante creavano persino momenti di litigio.
“La nostra sensazione è che le persone avessero perso un po’ la cognizione della realtà – commenta Abatianni – Che nasca da Castelcucco o che da Milano cambia poco: la mia poteva essere l’idea anche di qualcun altro, soprattutto nei luoghi dove quest’emergenza si è sentita più intensamente”.
Un’altra considerazione che il dottor Abatianni propone, da una farmacia alle altre, è quella relativa all’etica di chi vende prodotti come disinfettanti: terminati i prodotti industriali, alcune realtà, quelle fornite di un laboratorio hanno iniziato a sintetizzarne da sé, ma in alcuni casi, i prezzi dei singoli prodotti sono saliti alle stelle.
In alcuni casi alle farmacie sono arrivate delle proposte commerciali da parte dei fornitori al limite dell’indignazione: “Bisogna spiegare alla gente che non avere un disinfettante non è poi così grave – dichiara Abatianni -. I colleghi che hanno avuto la possibilità di sfruttare il loro laboratorio hanno fatto benissimo, ma quello che ritengo personalmente è che il prezzo debba essere corretto, perché non è giusto approfittare della paura della gente”.
Lo sportello, gratuito per essere accessibile a tutta la popolazione, è prenotabile chiamando la farmacia e scegliendo tra vari giorni e fasce orarie disponibili.
Personalmente, il dottor Abatianni ritiene l’intervento in Rai una buona opportunità professionale: l’esperienza che simboleggia che un’idea importante può nascere anche dal lavoro in una piccola ma coesa comunità.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
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