Il sentiero Val dea Tor a Castelcucco come nuovo grazie al Rotaract e alle associazioni: alla ricerca della sorgente del Muson e del faggio secolare

Una delle sorgenti del Muson si trova lungo il sentiero “Val dea Tor”, protetta da un contorno di pietra, nel versante sud della dorsale che separa il territorio comunale di Possagno da quello di Castelcucco.

Si tratta di un percorso stretto e impervio quanto sorprendente e avventuroso, che in alcuni punti ha bisogno di essere regolarmente manutentato.

A rispondere a questa necessità sono stati un gruppo di giovani volontari del Rotaract provenienti da tutta la provincia e non solo, alcuni membri dell’associazione Castelcucco Young e i rappresentanti delle associazioni del paese che, coordinati dall’amministrazione comunale, si sono recati in forze lungo il sentiero armati di pale, motoseghe e falciatrici per ripristinarlo e renderlo più facilmente percorribile.

Per raggiungere la sorgiva del Muson è necessario imboccare un percorso selvaggio e ricco d’acqua nei pressi del Museo dell’ex Latteria, e poi percorrere uno stretto canyon che porta a una piccola radura, nei pressi della quale ha origine lo scorrere del ruscelletto.

Più avanti il tratto si dirama in altri sentieri, che portano ai resti del castello di Castelcucco, a Fietta di Pieve del Grappa lungo la dorsale o a Possagno.

In una mattinata, gli oltre cinquanta volontari sono riusciti a riordinare un sentiero che viene considerato tra i più belli dell’area e che tra le fronde dei rigogliosi latifoglie nasconde aneddoti intriganti, spesso sconosciuti anche a chi vive nelle vicinanze: dalle rovine del castello di Col Muson, poco più in su, al faggio secolare, da poco in attesa per rientrare nell’albo degli alberi monumentali d’Italia.

Su quest’ultimo, un albero davvero anomalo per dimensioni, età e condizioni, è già in atto un progetto di valorizzazione e tutela: “Già da piccolo conoscevo questo faggio – ha spiegato in loco il vicesindaco Gianpietro Mazzarolo – Stiamo attendendo l’esito della nostra richiesta, ma vorremmo già affiggere dei cartelli per far sì che i passanti lo riconoscano e lo possano ammirare”.

Sul posto, con le mani nel fango, c’era anche il sindaco Adriano Torresan: “È un onore avere tutti questi giovani, provenienti da tutta la provincia di Treviso e non solo, che lavorano insieme per la sentieristica di Castelcucco – ha affermato – Visti i numeri ci siamo divisi in gruppi e abbiamo lavorato per settori, c’è chi ha falciato, chi ha creato dei gradini, chi ha scavato i punti più stretti del sentiero. Quando avremo finito ci sposteremo alla sede dell’ex Latteria dove gli Alpini hanno preparato un rancio per tutti”.

Nell’organizzare la spedizione, il Rotaract ha lavorato in sinergia tra club locale e coordinamento regionale: dal gruppo di Asolo la chiamata è arrivata fino a Trieste, come spiegano i giovanissimi Caterina Digito e Luca Parmegiani, con il coordinamento di Francesco Roberto del Rotact club di Treviso.

Tra i ragazzi c’erano sia maggiorenni che minorenni, tutti tra i quindici e i vent’anni: fianco a fianco con i veterani dell’associazionismo e muniti di un piccolo trattore sono riusciti a sistemare il tracciato nei tratti più critici.

Parrebbe, dalle testimonianze raccolte, che una delle cause del deterioramento dei sentieri nella valle sia il passaggio delle moto da cross, che continuano a ignorare i divieti di transito.

Un tempo, si racconta, la sorgente del Muson era molto più profonda e una famiglia che abitava in una casa lì vicino soleva andare a recuperarvi l’acqua: col tempo, vista la ripidità del pendio, i proprietari della casa avevano deciso di costruire una teleferica munita di secchiello, capace di pescare dell’acqua e tirarla a monte. C’era però un dispettoso individuo, che viene ancora ricordato in paese, a cui piaceva legare il secchio, impedendone quindi il prelievo.

Anche questo genere di aneddoti, che strappano un sorriso e al contempo spiegano come poteva essere dura e al contempo semplice la vita in passato, possono dimostrarsi magnetici per quegli escursionisti che cercano alternative alle solite passeggiate.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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