Quest’anno, tra tutti i presidenti delle Pro Loco della provincia di Treviso, ha avuto l’onore di ricevere il premio ‘Pro Loco Veneto 2019’ Mirco Bof, l’unico presidente che vanta 30 anni al servizio della pro loco del proprio paese, Castelcucco. Oltre a lui, hanno ricevuto la palma altri sei presidenti Pro Loco, uno per ogni provincia del Veneto.
Le premiazioni si sono svolte ieri, domenica 13 settembre, a Verona, in occasione della 50esima assemblea regionale delle Pro Loco Venete. Tanti gli ospiti invitati che sono intervenuti, come Daniela Drudi, presidente della commissione Cultura e Turismo del comune di Verona, Antonino La Spina, presidente Unpli nazionale, Antonio De Poli, senatore e questore anziano del senato della Repubblica, Federico d’Incà, ministro per i rapporti con il parlamento e Giovanni Follador, che è stato riconfermato presidente regionale Unpli Veneto.
Presente anche Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, che ha ricordato “l’esercito” di volontari di cui gode il Veneto: “Ogni anno le Pro Loco danno vita a un calendario fittissimo di eventi, oltre 5mila, che attira in Veneto più di 5 milioni di visitatori. Un mondo che spesso non ha voce ma che lavora con passione per tenere vive le nostre comunità, in particolare i piccoli borghi. Le Pro loco fanno parte di quell’esercito silenzioso di oltre 900mila volontari che rendono il Veneto la regione più solidale d’Italia”.
Alla fine dell’evento, sono stati premiati i candidati del ‘Premio Pro Loco 2019’, tra cui Mirco Bof. Avviato al volontariato già a 20 anni grazie al padre Ivano, Mirco viene eletto per la prima volta presidente Pro Loco di Castelcucco all’età di soli 25 anni. Un percorso, quello da presidente, non sempre facile, ma costellato di momenti di gioia.
“La cosa più bella? L’amicizia che si forma nel gruppo – commenta Mirco, senza esitazione – siamo un bel gruppo e tutti si danno da fare per organizzare feste e sagre, più o meno 5 all’anno, senza contare poi le varie collaborazioni con le altre associazioni del paese. Il principio è il gruppo, il merito è di tutti”. L’aspetto più brutto? “La burocrazia – risponde – indubbiamente”.
A Mirco va ascritto anche e soprattuto il merito di aver acquistato l’ex cooperativa sociale Il Casel, divenuto negli anni punto di riferimento per moltissime attività, oltre che museo storico. “Il Casel era in vendita, e così noi della Pro Loco abbiamo deciso di acquistarlo nel 1992, aprendo un mutuo. Poi, nel 2000 circa, lo abbiamo ristrutturato con i fondi della comunità europea e altri soldi ricavati dalle varie feste in paese”.
E, a tal proposito, il presidente ricorda: “Ogni anno devolviamo il ricavato all’asilo, alle scuole, alla parrocchia, al Suem di Crespano e al Comune”. Una realtà, quella della pro loco, da cui l’intera comunità di Castelcucco può trarre giovamento.
(Fonte: Sara Surian © Qdpnews.it).
(Foto: MIrco Bof – Fabio Baccin).
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