Idee musicali e pagine letterarie: una delle rassegne più amate dal pubblico torna a impreziosire le domeniche d’inverno al piano nobile di Villa Barbarella. Roberto Scalabrin firma Verso Poesia, la nuova stagione dei concerti-aperitivo della domenica in villa Barbarella. Quattro domeniche tra febbraio e marzo in cui la musica incontra suggestioni poetiche in itinerari originali e insoliti.
“I concerti aperitivo a Villa Barbarella – ricorda Paolo Troncon, Direttore del Conservatorio Agostino Steffani – giunti alla X edizione, rappresentano una delle rassegne più amate dal pubblico. Propongono itinerari musicali tematici con una interessante selezione di testi
letterari coevi e si concludono con un momento conviviale, che consente l’incontro tra artisti e pubblico”.
Domani, domenica 16 febbraio alle 11 nel Salone di Villa Barbarella Verso Poesia inaugura con “Storie di sport: Ottavio e la Francia”. Marco Ballestracci porta il pubblico dentro il Tour de France con le musiche francesi degli anni Venti, tra fisarmonica e musette suonate da Ivano Paterno e Lorenzo Dalla Rosa.
La corsa esagonale – il Tour de France – è già la regina indiscussa di tutte le competizioni in bicicletta. Nessun italiano ha mai sfiorato la vittoria: si tratta di un governo assoluto francese e belga. Ma nel 1923 compare a Parigi un italiano magro, dalla mascella lunga e scavata. Pare un Don Chisciotte della bicicletta, solo che al contrario dell’eroe di Cervantes sconfigge tutti. Ottavio Bottecchia, di San Martino di Colle Umberto trionfa in Francia nel 1924 e 1925, accompagnato dall’ineffabile suono della fisarmonica, o come dicono i francesi, della musette.
Il 23 febbraio alle 11 nel Salone di Villa Barbarella Fiorella Colomberotto propone “Annetta. Incanto per sola voce”. Gli interpreti musicali sono Damiano Lazzaron (pianoforte), Gloria Gallina e Davide Cadonà (clarinetto).
Annetta è il nome affettuoso con cui Anna Francesca Boscardin viene chiamata in famiglia. La piccola Annetta diventerà grande in Santa Maria Bertilla. Dall’umile casa di Brendola agli onori della canonizzazione in Vaticano. Dalla continua ricerca della povertà, al massimo degli allori che la fede cristiana riconosce.
Suor Bertilla compie il cammino della santità nascosta dentro una vita comune di suora infermiera all’Ospedale civile di Treviso. Esempio luminoso di Santa della porta accanto, è incoraggiamento a ognuno a compiere il santo viaggio dentro la vita che ci si trova a vivere.
Il 9 marzo alle 11 nel Salone di Villa Barbarella Luca Scarlini (voce recitante) e Alberto Mesirca (chitarra) sono i protagonisti di “Ultima rara”, opera di Sylvano Bussotti per chitarra e voce recitante.
Un viaggio nell’arte totale di Sylvano Bussotti che diventa un omaggio all’artista e all’uomo. Nato da una lunga frequentazione con l’opera del Maestro, il progetto Complete Music for Guitar riunisce tutti i brani per chitarra sola e vede le sei corde di Alberto Mesirca in dialogo con la voce di Luca Carlini, profondo conoscitore del corpus bussottiano.
Nell’intreccio di trame e risonanze, in una narrazione musicale che riflette inesauribili tensioni creative, il cd si apre con Ermafrodito, mythological fantasy for guitar, brano del 1999 commissionato da Hans-Jürgen Gerung.
Segue Ultima Rara (Pop song), con un titolo che rimanda a quella parola-segnale, “Rara”, che tanto ha accompagnato la produzione del compositore scandendo le tappe di un personale progetto unitario arte/vita.
L’album prosegue con: Giacchì lu tempu rigidu da Don Ciccio Guëli, Popolaresca, ispirata da un brano tradizionale siciliano del Settecento, Rara (Eco sierologico), Tramontana, trascrizione di Alberto Mesirca della versione presente in Lorenzaccio e cantata dallo stesso Bussotti di Ninon di Francesco Paolo Tosti, e Nuvola Barocca.
In chiusura di questo intenso racconto, dove risplendono visioni e linguaggi, è il breve omaggio di Toru Takemitsu a Bussotti per il suo 60esimo compleanno, A piece for Guitar by Toru Takemitsu.
Domenica 16 marzo alle 11 nel Salone di Villa Barbarella Verso Poesia si chiude con “Pensieri per l’occasione”, un racconto tratto da una lettera apocrifa dei cittadini di Castelfranco ai Podestà della Serenissima.
Protagonista Roberto Scalabrin, clarinetto e voce recitante e lo Steffani Clarinet Quartet composto da Greta Baldan e Lucilla Tartagia (clarinetto), Niccolò Panziera (clarinetto e corno di bassetto), Davide Doro (clarinetto e clarinetto basso).
“Il rapporto tra Venezia e Castelfranco non fu sempre idilliaco, come capita spesso tra dominatori e dominati – spiega Scalabrin – Dal 1388 Venezia manda emissari con funzioni di Governo poco gradite ai cittadini della terraferma, sotto il dominio della Serenissima”. Il racconto parte da qui, e vede una Castelfranco antica in subbuglio.
Ingresso gratuito e consentito fino alle 10.30, fino al raggiungimento dei posti a sedere. A fine concerto è previsto un momento conviviale.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Conservatorio “Agostino Steffani”)
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