Musicare l’incomunicabilità: la sfida vinta di Gabriele nel corto “Giocattoli”

Ha dovuto trovare le note giuste per musicare ciò che, per definizione, è sfuggente: l’incomunicabilità. Ma, alla fine, il risultato è stato così apprezzato dal pubblico da fargli vincere il premio per la migliore colonna sonora addirittura al Toronto International Women Film Festival.

Gabriele Rossi con il produttore Alessandro Martini a una delle serate di presentazione del corto

A ricevere l’importante riconoscimento, nelle scorse settimane, è stato il corto “Giocattoli”, scritto e diretto da Lena Rastegaeva e prodotto dal trevigiano Alessandro Martini, che tratta il delicato tema del disagio giovanile e dei suicidi.

A firmare le musiche, invece, il giovane compositore Gabriele Rossi, 29 anni, nato a Jesolo ma ora residente a Treviso. Con una decisiva parentesi formativa al Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto, dove si è diplomato appunto in composizione (vivendo e studiando nella Città del Giorgione per i cinque anni necessari).

“E’ stata una piacevole sorpresa questo premio, soprattutto l’essere arrivati Oltreoceano – spiega l’autore della colonna sonora vincitrice – Avevo già lavorato con Lena per un altro corto, poi mi aveva parlato di questo progetto”.

Non facile, visto il tema trattato. “La difficoltà maggiore, nel comporre la colonna sonora, è stata trovare il giusto approccio – prosegue Rossi – Ma grazie alla stretta sinergia con la regista alla fine ci siamo riusciti. La musica qui accompagna lo spettatore in un vortice senza che se ne accorga, sottolineando l’aspetto chiave dell’incomunicabilità del disagio. Credo che questo sia stato il tratto vincente”.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Gabriele Rossi)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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