Omicidio di Castelfranco, le auto sporche di sangue e il racconto dei genitori: “Poteva essere mio figlio”

I genitori, raccolti all’esterno della caserma dei Carabinieri, faticano ancora a credere a quanto accaduto. Dentro, i loro figli stanno raccontando agli inquirenti i drammatici momenti della notte appena trascorsa: nei pressi della discoteca “La Playa Loca” un giovane ha perso la vita, un altro è rimasto gravemente ferito.

Fuori, nel parcheggio, alcune auto dei ragazzi sono ancora sporche di sangue, a testimonianza della violenza accaduta poche ore prima. Tra i giovani ascoltati c’è anche Emanuele, appena 18 anni, che questa mattina ha chiamato i genitori con parole agghiaccianti: “Venite, sono in caserma. Ho preso una coltellata alla spalla”.

I contorni dell’aggressione sono ancora poco chiari, ed è per questo che i Carabinieri stanno ascoltando uno a uno i presenti. I genitori, fuori dalla caserma, aspettano con apprensione. “Ci ha solo detto che sono stati accoltellati da ragazzi di un’altra nazionalità – racconta Tommaso, compagno della madre di Emanuele – Il battibecco sarebbe iniziato all’interno della discoteca, per poi degenerare fuori”.

Intanto proseguono gli accertamenti: questa mattina, durante i rilievi, il reparto scientifico ha recuperato del materiale da un tombino nei pressi del locale. I militari hanno inoltre acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.

“Appena mio figlio mi ha chiamato, sono corsa subito qui. Poteva essere lui il ragazzo morto stanotte” ha raccontato Georgiana, la mamma di Emanuele.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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