Giovedì 13 marzo, in occasione della settimana per la prevenzione del glaucoma promossa dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (IAPB Italia Onlus), l’Unità operativa di Oculistica dell’ospedale di Castelfranco Veneto, in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – sezione territoriale di Treviso, organizza un ambulatorio dedicato alla prevenzione del glaucoma per i cittadini.
In programma uno screening di base per la diagnosi precoce della malattia effettuato dal dottor Antonio Di Gennaro, medico del reparto diretto dal dottor Stefano Miorin, che eseguirà visite ambulatoriali per la misurazione della pressione intra-oculare nei Poliambulatori del 1° piano del Monoblocco del San Giacomo, dalle 13:00 alle 15:00.
L’iniziativa è rivolta a persone di età superiore ai 40 anni che non si sono sottoposte a visite oculistiche da almeno 2 anni. L’accesso all’ambulatorio è gratuito, ma con prenotazione da effettuare direttamente alla sezione provinciale di Treviso dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti al numero 0422547766, nelle giornate di martedì 11 marzo dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:30 alle 18:00, mercoledì 12 dalle 9:00 alle 12:00 e giovedì 13 dalle 9:00 alle 10:00.
Il glaucoma è una malattia degli occhi causata da un aumento della pressione intra-oculare che provoca un progressivo danno al nervo ottico che collega l’occhio al cervello e che è fondamentale per la visione. Una patologia che rappresenta la seconda causa di cecità al mondo: secondo il “World Report on Vision” 2019 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono circa 64 milioni le persone nel mondo affette da glaucoma e tra queste 7 milioni hanno manifestato perdita della vista o cecità. In Italia si stima che circa un milione di persone sia affetto da questa malattia, ma che metà non lo sappia.
Le tipologie di glaucoma sono molteplici: quella più diffusa (almeno il 50% di tutte le forme) si chiama glaucoma ad angolo aperto. Questo glaucoma è spesso chiamato il “ladro silenzioso della vista”, poiché nella maggior parte dei casi la malattia progredisce inosservata, senza provocare sintomi evidenti. Il paziente si rende conto della malattia solo in fase avanzata, quando il nervo ottico è già stato danneggiato in maniera irreversibile e la funzione visiva persa ormai non può essere recuperata. Soltanto una visita oculistica con la misurazione della pressione interna dell’occhio permette di ottenere una diagnosi precoce e, quindi, di instaurare una tempestiva ed efficace terapia.
Le malattie che minacciano la vista hanno un enorme impatto sociale e l’invecchiamento della popolazione aumenterà il rischio di cecità nel tempo. Prevenzione e cura oftalmologica devono essere centrali all’interno del Sistema Sanitario Nazionale, valorizzando il ruolo che la salute visiva riveste all’interno del diritto alla salute.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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