Avis di Cavaso del Tomba, Giada Dal Bon a capo del nuovo direttivo: “Gli obiettivi sono trovare nuovi iscritti e coccolare quelli attuali”

Un nuovo, giovanissimo, direttivo per l’Avis di Cavaso del Tomba, una piccola ma orgogliosa associazione di donatori che in paese ha messo le radici nel ‘61 per opera di Ida Masi: alla guida c’è un nuovo presidente di appena 29 anni, Giada Dal Bon, succeduta a Lorenzo Basso, ora suo vice.

Giada, che fa parte del direttivo da quando aveva 19 anni, è psicologa e ha appena avviato la sua attività da libera professionista. Sacrificando il tempo libero rimanente, ha accettato con orgoglio la presidenza e le responsabilità che ne derivano, sicura dell’aiuto di una squadra compatta e pronta a rimboccarsi le maniche.

“Ho sempre creduto fortemente in quest’associazione – ha affermato – così come nei suoi legami con gli altri gruppi della Pedemontana. Al passaggio del testimone ero preoccupata per la mole di cose da fare, ma punto soprattutto sulla collaborazione del direttivo nell’organizzazione di diverse iniziative”.

Per questo, oltre a Basso che conosce già il ruolo, ad affiancarla ci saranno Matteo Ces, come vicario e ottimo conoscitore della parte amministrativa dell’associazione, e Cinzia Salvestrin, giovanissima segretaria appena subentrata nel direttivo. “Non è che perché sono presidente allora decido sempre io, le scelte le prenderemo assieme, nel male e nel bene”.

L’Avis di Cavaso del Tomba conta 124 donatori nel paese e la scelta di attribuire un ruolo di rappresentanza è mirato ad avvicinare nuovi volontari, in modo che dare il proprio sangue non sembri qualcosa “di vecchio”.

L’obiettivo di Giada è trovare nuovi iscritti, ma senza perdere mantenere quelli attuali: “Non abbiamo grandi pretese, ma con le nostre iniziative cercheremo di fare la qualità del nostro gruppo. Coccoleremo chi è già iscritto, in modo che continui a considerare ogni donazione come una festa”.

(Foto: Avis Cavaso del Tomba).
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