Castelcies, tentano il furto con la scusa della gravidanza: due donne ci riprovano e derubano un’anziana

Nel tardo pomeriggio di sabato scorso, 25 luglio, due donne, una delle quali probabilmente incinta, hanno tentato di penetrare in due abitazioni a Castelcies di Cavaso del Tomba.

Nel primo caso, un cittadino si è insospettito e ha messo in fuga le due donne che tuttavia, poco dopo, hanno fatto visita a un’altra abitazione, questa volta riuscendo nell’intento di portarsi via del denaro e alcuni oggetti preziosi.

Giunte alla prima abitazione, le donne avrebbero suonato il campanello a un uomo, utilizzando come scusa per entrare la richiesta di un bicchiere d’acqua e successivamente di una penna per annotare il numero di un presunto cliente da cui sarebbero dovute ad andare a fare le pulizie lì vicino.

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Il pretesto per entrare in casa, nello specifico, era quello di avere dell’acqua con lo zucchero per necessità della donna in gravidanza. L’uomo, insospettito forse dalle loro richieste e accento, sapendo che il vicino non era solito ospitare servizi di polizia domestica, ha testimoniato di aver cacciato le intruse dalla proprietà.

Poco dopo le ladre, di probabile etnia zingara, sarebbero ritornate a Castelcies e, entrando da una finestra, avrebbero rubato dei beni a un’anziana. Anche nel territorio di Monfumo, appena confinante con il colmello di Castelcies, ci sono state delle segnalazioni che descrivono un gruppo un po’ più numeroso: un uomo e un bambino in una berlina nera con i finestrini oscurati e due o tre donne un’utilitaria grigia, parcheggiate in modo sospetto non lontano dai luoghi dove sono avvenuti i fatti. A denunciare l’avvistamento ai carabinieri, una donna che lavora nei dintorni, sul territorio di Monfumo.

L’amministrazione comunale di Cavaso del Tomba aveva già avviato i piani per ampliare la videosorveglianza e ora, assieme al pronto intervento della stazione dei carabinieri di Pederobba, si sta studiando un progetto per assicurare la sicurezza anche ai colmelli isolati come Castelcies. Anche il vicesindaco Carlo Diomedes commenta: “Abbiamo già avuto degli incontri informali con degli esperti e questi fatti ci portano a dare alla sicurezza del nostro comune ancor maggior priorità”.

La paura nei confronti dei ladri, molto sentita su Asolo e sui colli vicini, è stata tracciata anche dopo alcuni avvenimenti degli ultimi anni che hanno visto, per esempio, il furto di moto da enduro all’officina di Cavaso, alcuni tentativi di furto ai distributori sulla Valcavasia e la rapina notturna all’ex Banca Popolare di Vicenza.

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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