Un incontro ricco di spunti quello di ieri sera, in sala consigliare a Cavaso del Tomba, dove si sono riuniti i rappresentanti di quattro malghe produttrici del morlacco del Monte Grappa, ovvero la Cason, la Gasparini, la Mure e la Coston, il fiduciario della condotta Slow Food Alpe Madre Loris De Martin, il curatore e responsabile del protocollo del presidio Antonio Alberton, e le amministrazioni comunali di Cavaso del Tomba, rappresentate dal sindaco Gino Rugolo e dall’assessore Michele Cortesia, e di Borso del Grappa, rappresentata dal sindaco Flavio Domenico Dall’Agnol.
Se l’obiettivo della serata era quello di fare il punto sui valori che distinguono il valore del morlacco di montagna dai surrogati prodotti in pianura e formalizzare la presentazione del presidio, i presenti hanno lanciato anche alcune proposte per il futuro, tutte focalizzate a tutelare “l’opera d’arte”, non sempre perfetta, difficile e per questo di valore, del fare il morlacco.
“Sono lavori che si fanno assieme – ha affermato Loris De Martin, – perché non sono percorsi privi di ostacoli” e proprio per questo il disciplinare è stato presentato in modo “aperto”, ovvero tratteggiato in modo che possa andare a tutelare col tempo le malghe che lo producono sul Monte Grappa, senza escluderne nessuna. Sarebbero anche le progettualità turistiche previste o in corso per questa montagna, in attesa della nomina a Mab Unesco, a fare da chiave per il riconoscimento di questo formaggio come una tipicità inimitabile: per riuscire, anche secondo la memoria storica del movimento Slow Food Renato Ballan, sarà necessario avere il supporto delle amministrazioni.
“Sapete quanto la nostra amministrazione tenga alle tradizioni del paese – ha affermato ieri l’assessore Michele Cortesia – supporteremo sempre questo presidio anche comunicandone l’importanza con incontri come quello di questa sera”.
Anche il sindaco di Borso del Grappa, Flavio Domenico Dall’Agnol ha reagito con entusiasmo alle proposte del presidio: “Nel territorio di Borso ci sono 12 malghe all’attivo e questo è il primo passo di un nuovo percorso vero la nascita di un contenitore di valori e sapori del territorio – ha affermato – Mi complimento con voi e chiedo di essere ancor più partecipe”.
Anche il sindaco di Pieve del Grappa nonché presidente dell’Ipa, Annalisa Rampin, pur non avendo potuto presenziare alla serata, si è congratulata per l’iniziativa.
Oltre alle firme dei quattro produttori sul disciplinare, ieri è stato discusso il logo del presidio Slowfood in questione, da applicare sulle etichette del Morlacco: le opzioni erano con lo sfondo nero oppure con lo sfondo bianco.
Dopo un po’ di incertezza, pare che la scelta sia ricaduta sul bianco, più leggibile, elegante e adattabile nell’applicazione sulle forme.
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