Cinghiale investito sulla Valcavasia: è successo questa mattina attorno alle 8.00, all’interno del territorio comunale di Cavaso del Tomba.
Un uomo a bordo di una Volkswagen Polo nera, mentre viaggiava in direzione Possagno, ha notato l’animale mentre tentava di attraversare la strada e non è riuscito a evitarlo, centrandolo in pieno sulla propria carreggiata.
L’animale, morto sul colpo, è rimasto per metà sotto il veicolo fino all’arrivo del carroattrezzi.
Nessun graffio ma grande dispiacere per lo sfortunato conducente, specialmente per i danni all’auto, che ammonterebbero a diverse migliaia di euro, considerato che si tratta di un modello piuttosto nuovo.
In aiuto, sul posto è arrivata una pattuglia dei carabinieri e una della Polizia locale, per gestire il traffico durante le operazioni di rimozione della carcassa e lo spostamento del veicolo in carrozzeria.
Il tema degli investimenti di fauna selvatica non è nuovo, sulla Valcavasia, e sebbene vi siano dei cartelli stradali che avvisano i guidatori del rischio, le caratteristiche rettilinee della strada e gli spazi verdi che la circondano rendono questi eventi difficili da evitare.
Si tratta di situazioni davvero sfortunate specialmente per i guidatori, che, se sprovvisti di assicurazione e in una zona delimitata dai cartelli segnaletici, sono costretti a pagarsi da soli i danni al proprio veicolo.
Inoltre pare che, anche se assicurati, la maggior parte delle polizze assicurative specifiche preveda un risarcimento solo nel caso la carcassa dell’animale rimanga nelle vicinanze dell’auto e lo neghi invece se, come qualche volta accade, l’animale ferito riesce a spostarsi altrove.
Nonostante la nuova normativa della Corte di Cassazione dello scorso anno che attribuisce alle Regioni una certa responsabilità, è ancora molto complesso ottenere un risarcimento.
Questo perchè la pratica dipende da innumerevoli fattori come ad esempio la modalità d’impatto, le condizioni della carcassa, la presenza o meno di testimoni ecc, che influenzano la richiesta di rimborso da parte del conducente all’ente proprietario della strada.
In ogni caso, nel sito della Regione Veneto è disponibile un modulo da compilare per richiedere la presa in visione del caso.
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