Letteralmente esplosioni di luce a Cavaso del Tomba per la Festa della Benedizione, che ha visto in questi giorni un grande successo in termini di presenze e di soddisfazione dei partecipanti.
Erano davvero esausti i volontari che ieri sera, lunedì 29 agosto, hanno potuto finalmente godersi il gran finale della manifestazione dopo quattro giorni di festeggiamenti: in piazza Pieve, dove è stato allestito il tendone, poco dopo le 22 (lievemente in anticipo per evitare la pioggia) sono stati lanciati dei fuochi d’artificio che hanno illuminato la piazza ed emozionato i tanti cittadini che la popolavano. Alla tradizionale sagra paesana, che ha avuto inizio il 25 e che terminava ieri, non c’era soltanto gente di Cavaso ma anche proveniente dai comuni limitrofi.


Oltre ai tanti volontari che hanno aiutato ad allestire il tendone, a preparare il servizio, in cassa e ai camerieri e alle cameriere, erano una trentina i volontari in cucina per ogni turno, a rotazione, e l’atteggiamento era quello di un profondo spirito di collaborazione ma al contempo molto grintoso e sfidante. A fine manifestazione, le scorte di cibo sono state quasi del tutto esaurite: un chiaro segnale del fatto che gli ospiti da accogliere e rifocillare sono stati di più rispetto alle aspettative originali. Nel menù della sagra erano segnalate le “specialità della casa”, sempre diverse ogni sera: la frittura di pesce, lo spiedo e i polli alla diavola.
Molto presenti anche i giovani, molti dei quali raggiungevano il capannone dopo cena per fare festa, ballare e socializzare fin dalla serata del 25, così come ogni sera successiva con dj set sempre differenti. Domenica è stata la giornata centrale per l’aspetto tradizionale dell’iniziativa: alla benedizione dei mezzi è seguita una sfilata di trattori e altri mezzi d’epoca. A quest’ultima potevano partecipare tutta la cittadinanza con il proprio mezzo agricolo.


Stanco ma felice anche il presidente della Proloco Stefano Colmanet, che afferma: “Un successo incredibile, che non ci aspettavamo e che ci rende orgogliosi. Forse Cavaso ne aveva bisogno, fatto sta che ogni sera i quattrocento posti a sedere sono stati occupati”.
Anche il sindaco Gino Rugolo fa i complimenti all’organizzazione: “Fare festa a Cavaso significa portare in paese anche la gente dei comuni vicini.e questo un ottimo segnale, che ci fa continuare a credere in manifestazioni come questa”.
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