Il ministro Erika Stefani interviene alla terza serata di Welcome Blue a Cavaso. Rugolo agli esercenti: “Il paese e le disabilità in un mondo unico”

La terza e ultima serata di Welcome Blue, mercoledì sera a Cavaso del Tomba, ha visto la partecipazione in collegamento del ministro Erika Stefani, che si è complimentata per l’iniziativa.

“La forza delle comunità sarà quello che ci permetterà di vivere un futuro sereno. Nel momento in cui riusciamo a mettere assieme le realtà che lavorano nella disabilità e creiamo una reazione collettiva riusciamo a dare un grande servizio – ha affermato la senatrice, – I servizi alle disabilità del futuro non dovranno essere relegati a un contesto puramente d’assistenza, ma diventare parte integrante delle istituzioni, dei programmi di governo, politici ed elettorali, in maniera trasversale”. 

Per concludere il ciclo dopo i due appuntamenti precedenti, le due relatrici Diletta Maggiolo e Giulia Rosato hanno fornito al pubblico, formato da una quarantina tra esercenti, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria, oltre ad alcuni dipendenti comunali dei comuni di Possagno e Cavaso del Tomba, un riassunto delle attenzioni che dovrebbe prestare ogni attività che tiene a definirsi inclusiva: iniziare quindi un dialogo chiedendo a una famiglia “Posso fare qualcosa per aiutarvi?”, affidandosi poi all’esperienza degli accompagnatori; cercare di dare un supporto alla comprensione verbale e alla comunicazione con la persona autistica, considerando l’iper-sensorialità di cui potrebbero soffrire.

Specialmente, ai presenti è stato ricordato che ovviamente anche un soggetto autistico prova sentimenti e che tentare di costruire un dialogo, nel rispetto di quanto detto sopra, è sempre positivo.

Nel corso della serata è stata approfondita anche la funzione dell’opera di Casa del Campo, struttura della Castelmonte Onlus, che propone interventi individualizzati riabilitativi e abilitativi atti a rendere meno impattante la sintomatologia delle persone affette da autismo.

Il percorso mira a estendere il raggio di autonomie della persona, partendo dall’accettazione della diagnosi da parte della famiglia e cercando di supportarle nel mantenimento del rapporto con un ragazzo autistico che si avvia all’età adulta.

A testimoniare l’entusiasmo della Castelmonte Onlus per la trilogia di serate è stato anche il presidente Giuseppe Possagnolo: “Nelle grandi città è più semplice trovare apertura, organizzando eventi di sensibilizzazione: è nelle piccole comunità che invece la cosa è più complessa. Grazie specialmente all’amministrazione comunale, che ha creduto già un anno fa in questo progetto, e a tutti coloro che l’hanno permesso”.

Erano presenti alla serata anche i sindaci Gino Rugolo e Valerio Favero: “Con Possagno siamo in simbiosi e con queste iniziative stiamo creando un ponte, – ha affermato il primo cittadino di Cavaso, – che in futuro ci permetterà di avere un mondo unico nel quale ci arricchiremo tutti. Il futuro sarà più azzurro”.

“Grazie all’amministrazione di Cavaso per averci permesso di essere partecipi – ha detto Valerio Favero – Queste iniziative toccano in fondo al cuore della comunità ed è un’emozione sapere che c’è questa grande sensibilità in paese”.

“Faccio mie le parole del Ministro Stefani quando dice che il mondo della disabilità diventa sistema e parte integrante delle azioni di governo e deve fare parte piena della nostra società in maniera trasversale – commenta l’assessore Michele Cortesia, che ha coordinato l’iniziativa – Ringrazio le associazioni di categoria, tutti gli esercenti di Cavaso che hanno aderito al progetto e l’onorevole Giuseppe Paolin, della Commissione affari sociali della Camera per averlo supportato”.

“State aprendo strade nuove” ha commentato il dottor Natalino Filippin, responsabile del Servizio Disabilità dell’Età Adulta dell’Ulss2, lasciando poi spazio al commento delle associazioni di categoria, molte delle quali presenti alla serata. “Queste persone ci riconducono ai valori che oggi spesso dimentichiamo” ha affermato al pubblico in sala Angelina Todesco, direttrice di CNA Asolo.

“È un bellissimo progetto per il quale mi complimento con l’amministrazione, con la speranza che possa essere recepita e vissuta con pienezza e che possa essere allargata a tutto il nostro territorio” ha lasciato scritto Fausto Bosa, presidente di Confartigianato Asolo Montebelluna.

Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, presidente di Confagricoltura Treviso, aveva detto al lancio dell’iniziativa: “Inizieremo anche noi una campagna di promozione e sensibilizzazione presso i nostri soci, per far comprendere loro come poter ospitare al meglio persone con disturbi dello spettro autistico”, mentre il presidente Simone Rech, in rappresentanza di Coldiretti Asolo, aveva commentato: “Tra nostri soci ci sono anche le fattorie sociali e fattorie didattiche che lavorano con persone affette dalle diverse disabilità. Ritengo questo sia un importante progetto di inclusione”.

“Siamo onorati di far parte di questo progetto e di contribuire, concretamente, all’opera di sensibilizzazione necessaria su questa importante tematica” aveva scritto il presidente Ascom, Federico Capraro.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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