“L’ultimo lavoro che farò è avere un bar” diceva sempre Davide Specia, classe 1949, mancato all’affetto della sua famiglia martedì 17 di agosto: nativo di Schievenin ma residente da una vita a Cavaso del Tomba, era conosciuto in tutta la Pedemontana del Grappa per aver gestito la Birreria Odessa di Cornuda per quasi trent’anni.
Figlio unico, Specia aveva iniziato a lavorare da giovanissimo, a 14 anni, e col tempo era diventato responsabile di un’azienda di lampadari: il mestiere gli piaceva molto, eppure, nel 1989 aveva deciso di cambiare vita e mettersi dietro al banco di una birreria.
I suoi figli, Stefania e Antonio, e la moglie Bertilla lo descrivono con le caratteristiche di un oste ideale: un uomo silenzioso e diplomatico, capace di capire le persone senza dare giudizi.
Pur non facendo parte di associazioni paesane per mancanza di tempo libero, era molto attivo nella comunità di Cavaso, così come in quella di Cornuda: “Spesso finiva il turno in birreria e passava alle feste o alle celebrazioni soltanto per cortesia, per salutare tutti. – afferma la famiglia – A Cornuda aveva una sorta di seconda famiglia: stava bene con i giovani e spesso veniva chiamato “zio”“.
Negli ultimi tempi, Specia aveva deciso di godersi un po’ di riposo, senza disdegnare l’aiuto occasionale al Team Specia di Possagno e alla Pro Loco di Cavaso.
Aveva da poco iniziato ad andare a camminare, in modo da incontrare diverse persone per strada e fermarsi a chiacchierare. Nonno da nove mesi, era molto affettuoso con i nipoti, così come lo era stato con i figli.
Verrà ricordato questa sera, giovedì 19 agosto, con un rosario che si terrà nella Chiesa di Cavaso del Tomba, mentre il funerale si svolgerà nella stessa chiesa domani, venerdì 20, alle ore 11.
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