Conclusi con un applauso da parte dell’amministrazione comunale i lavori idraulico-forestali lungo la Val Rospega, detta anche Val Tessera, e lungo la Val Posol, a Cavaso del Tomba.
A lavorare sui due siti è stata una squadra di Veneto Agricoltura (la stessa che ha portato a termine l’intervento sulle frane di via San Marcuola e via Collina a Crespignaga di Maser): l’importanza delle due operazioni, che scongiurano parte del rischio idrogeologico nelle due valli, è stata sottolineata dal consigliere Gianni Zabbai, dal sindaco Gino Rugolo e da parte della giunta, durante un momento conviviale, organizzato per ringraziare la squadra.
Al contempo, l’obiettivo, specialmente nel sito di via Posol, nei pressi del cimitero, è quello di creare una piccola ma curata zona di sosta per la cittadinanza nei pressi del capitello di Sant’Antonio (vedi articolo) inaugurata proprio qualche settimana fa.


In quella zona, infatti, vi era bacino d’acqua non delimitato da recinzioni, caratterizzato da una discontinua presenza d’acqua: inutilizzabile quindi per eventuali necessità. “L’idea è quella di inserire anche un sistema di sorveglianza per tutelare quest’opera ben fatta da eventuali atti vandalici” ha spiegato il sindaco Rugolo.
“Si trattava del recupero di una briglia in calcestruzzo esistente – spiegano da Veneto Agricoltura – rialzandone il livello per perseguire finalità idrauliche e rivestendone il paramento frontale e la copertina superiore con pietrame calcareo, secondo le medesime tipologie già precedentemente descritte, allo scopo di riqualificare il contesto paesaggistico dell’area”.


La vasca è contornata da una recinzione e con una profondità tale da poterne fruire anche come bacino idrico in caso di emergenza: “Si è inoltre provveduto a realizzare poco più a valle un’ulteriore opera, fungente da controbriglia, secondo le stesse singolari caratteristiche, e collegando quest’ultima alla principale mediante muri spondali, proseguiti poi fino al ponte lì presente, e platea nel fondo dell’alveo. Il risultato finale, oltre che restituire sicurezza idraulica, è un impatto visivo paesaggistico considerevolmente migliorativo rispetto alle condizioni precedenti”.
Un secondo intervento ha interessato la Val Rospega e il torrente che interseca il passaggio di via De Gaspari, altro punto potenzialmente critico durante gli acquazzoni, dove l’alveo del ruscello è stato soggetto di un risezionamento e le briglie sono state rinforzate: “Quanto realizzato a monte della strada corrisponde a una briglia in calcestruzzo debolmente armato, con relativa platea di protezione al piede, e a un muro spondale, di medesima tipologia realizzativa. Le suddette opere sono state, come da prassi, rigorosamente rivestite in pietrame calcareo a richiamare lo stile opus-incertum, per consentire un più armonico inserimento nel contesto paesaggistico e naturale”.
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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