Riassestamento dei servizi associati di Cavaso e Possagno. I sindaci: “Nessuna spaccatura, troveremo altre strade per collaborare”

Il sindaco di Possagno Valerio Favero e di Cavaso del Tomba Gino Rugolo
Il sindaco di Possagno Valerio Favero e di Cavaso del Tomba Gino Rugolo

Da una parte c’è la strategia individuale per garantire i migliori servizi per la comunità, dall’altra i rapporti di sinergia e amicizia politica tra i Comuni, con una visione di unità in futuro: questo, in sintesi, il messaggio che si evince dalle dichiarazioni dei due sindaci di Cavaso e di Possagno, che qualche giorno fa hanno accordato nei rispettivi consigli lo scioglimento dei servizi associati che prima li accomunavano.

Una decisione che è stata interpretata dai gruppi di minoranza come una spaccatura, mentre i sindaci insistono nell’assicurare che si tratta solo di una riorganizzazione interna per cercare servizi più stabili e capaci di rispondere alle esigenze degli utenti.


La vicenda

La scorsa settimana in consiglio comunale l’amministrazione di Cavaso del Tomba ha scelto di sciogliere la convenzione per l’ufficio ragioneria, questo per poter collaborare con Pieve del Grappa e garantire un’efficacia migliore vista la carenza di personale. Avrebbe fatto lo stesso anche Possagno, che tuttavia non potrà accedere al medesimo servizio perché, secondo la risposta di Pieve del Grappa, la ragioneria del Comune capofila sarebbe sottodimensionata per gestire non una ma due aggiunte al proprio bacino d’utenza.

Così l’amministrazione di Possagno si sarebbe trovata costretta a guardarsi attorno per cercare nuovi partner: così avrebbe scelto di sciogliere anche tutti gli altri servizi associati per poterne creare di nuovi su altri fronti. In ogni caso, sebbene Possagno abbia dovuto in un certo senso subire questa scelta per poi guardare altrove, Favero e Rugolo smentiscono l’ipotesi di una frattura e anzi continuano a sostenere l’idea di trovare nuove sinergie che possano rendere sempre più sottile il confine tra Cavaso e Possagno. L’hanno anche espresso sul palco, poco prima di un recente concerto nel programma di “Le vie della Bellezza”.

L’amministrazione di Cavaso

Con l’amministrazione di Possagno abbiamo avuto e continuiamo ad avere ottimi rapporti di collaborazione su tante tematiche – afferma il sindaco Gino Rugolo – La decisione di procedere allo scioglimento della attuale convenzione degli uffici associati è determinata da una necessità tecnica di riorganizzazione all’interno di ogni ente, al fine di rendere possibili intese territoriali più ampie che garantiscano maggiore stabilità ed efficacia dei diversi servizi, attraverso una preventiva armonizzazione delle diverse strutture. Tra i tanti progetti che stiamo portando avanti insieme – e continueremo a farlo – ricordo i centri estivi, il distretto del commercio e tutta la progettazione di area in tema turistico”.

L’amministrazione di Possagno

“Nonostante lo scioglimento della convenzione, i servizi per i cittadini di Possagno non ne risentiranno – assicura Favero – Abbiamo già inserito una nuova figura di grande esperienza in ufficio tecnico e a breve ne inseriremo altre nelle rimanenti aree, per il resto i rapporti con il Comune di Cavaso sono e rimangono buoni, abbiamo molti progetti condivisi, a partire dalle scuole, al sociale, al distretto del commercio”.

L’opposizione

Entrambi i gruppi di minoranza hanno votato no a queste proposte, dicendosi preoccupati che i servizi possano essere gradualmente meno efficaci in futuro o addirittura scoperti. “La nostra preoccupazione riguarda la ricaduta sui servizi, specialmente quello relativo all’ufficio tecnico e quello sociale – ha espresso Ivano Zatta di “Risvegliare Possagno” – Il sindaco continua a parlare di fusione, ma non mi sembrano le condizioni migliori per cominciare”. Anche la minoranza di Cavaso, come riporta ampiamente Il Gazzettino di Treviso nell’articolo di qualche giorno fa, ha scosso la testa davanti a questa decisione, interpretandola invece come un “divorzio”.

Nel frattempo, continuano i lavori sullo studio di fattibilità della fusione tra Castelcucco, Pieve del Grappa, Possagno e Cavaso, in un clima che già in parte anticipa evidentemente gli schieramenti della campagna elettorale del prossimo anno.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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