Se ne va l’ultimo reduce di Cavaso, Marino Cappello, l’uomo più anziano del paese.
Si è spento a 98 anni nella notte tra venerdì e sabato 20 marzo dopo il suo trasferimento dall’ospedale di Castelfranco Veneto a quello di Montebelluna.
Avrebbe preferito morire a casa propria, al fianco di suo figlio Gianmario, delle figlie Ivana, Elena e Claudia, con i cimeli e i ricordi dell’amatissima associazione Combattenti e Reduci e dell’associazione Fanti, che in questo momento lo ricorda con grande affetto e riconoscenza.
Marino era un uomo pratico e risoluto, ma anche capace di fare dell’umorismo: i figli lo ricordano come un padre presente, con la mentalità vecchio stampo che poneva come prioritarie soltanto due cose, famiglia e lavoro.
“Mi ha dato tutto ciò che poteva darmi” afferma Gianmario, che con lui portava avanti la passione dell’apicoltura e che l’ha accudito negli ultimi tempi.
A caratterizzare ulteriormente questo personaggio, conosciuto a Cavaso anche per il suo impegno nella comunità, è stato un passato da militare, in tempo di guerra, che l’aveva reso metodico e puntuale nel portare a termine sia obblighi che i piaceri.
Troppo pochi gli aneddoti che Marino aveva raccontato durante un’intervista di Qdpnews.it (vedi articolo) girata il giorno del suo compleanno (qui sotto il servizio dedicato), il 9 novembre dell’anno scorso: di storie ne custodiva ancora molte, alcune in segreto, per fedeltà al suo capitano.
Essendo stato nominato presidente onorario dell’associazione Combattenti e Reduci, fino a un anno fa Marino ne custodiva la bandiera: prima delle celebrazioni i membri delle altre associazioni lo raggiungevano per prelevare il drappo e scambiare qualche parola con lui, per poi riportargliela.
In particolare, Marino manteneva un rapporto di grande stima reciproca, amicizia e rispetto con quello che era stato a lungo il suo segretario, Giovanni Ceccato, da lui chiamato “Gianni Lot”, determinato a portare avanti l’associazione: “Ho sempre cercato di non deluderlo. Ci teneva veramente tanto. Mi ricordo quando scrivevamo assieme i discorsi per il pranzo del 3 novembre”.
I funerali si svolgeranno martedì pomeriggio nella chiesa arcipretale in località Pieve: una volta giunti in cimitero verrà eseguita la Canzone del Piave, così come aveva lui stesso aveva esplicitamente richiesto.
Intanto, la comunità si stringe alla famiglia per la perdita di una delle più rilevanti memorie storiche del paese, memorie che rimangono negli aneddoti rievocati da Marino ai figli, ai nipoti e agli amici.
(Foto e video: Qdpnews.it riproduzione riservata).
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