Nasce da una storia incredibile l’asta bandita dalla titolare della Locanda Bellavista di Castelcies, a Cavaso del Tomba, che ha deciso di versare l’intero importo di quella che sarà l’ultima offerta vincente alla Protezione civile.
In palio un’opera del suo amatissimo marito, Giovanni Longo, che rappresenta al meglio uno dei più grandi e al contempo “nascosti” artisti della zona, un uomo che al di là della sua carriera di artista ha avuto una vita straordinaria e ancora oggi viene ricordato come un luminare da chi l’ha potuto conoscere.
Le imprese di Longo, la sua duplice dimensione di poliziotto, di pensatore e di artista, il mosaico di stili e di tecniche che i suoi dipinti mostrano dallo schizzo al lavoro finito, il rapporto con il territorio e con la comunità e la sua complessa personalità ben dimostrano quanto valore possa nascondersi dietro una delle sue opere.
Longo, nell’ultimo periodo della sua vita, quello successivo al pensionamento, si è dedicato a mostre internazionali, da New York a Stoccolma, e le sue opere mutavano in base ai suoi studi, che erano capaci di replicare molti dei grandi stili dell’arte moderna e contemporanea senza mai tralasciare una spiccata originalità dei soggetti.
In questo dipinto dalle dimensioni importanti, “La Piramide”, 320 per 175 centimetri, e datato 1980, Longo ritrae uno degli aspetti più importanti dell’ultimo periodo della sua vita: appassionato di spiritualità e di culti esotici e dal carattere antico, Longo descrive non tanto la venerazione quanto la costruzione di un tempio sacro in un contesto che collide con quelle che sembrerebbero influenze metafisiche. Il lavoro viene ritratto come una piramide appunto, dove gli uomini lavorano e agiscono nell’ambizione di raggiungerne l’apice.
L’amministrazione comunale di Cavaso ha deciso di supportare quest’iniziativa di beneficenza in quanto consapevole del grande valore che un quadro come quello messo all’asta può avere. Anche a crisi ridimensionata, la Protezione civile continua ad avere un grande scopo in paese e in generale in Veneto.
L’importanza di un corpo di volontari per le comunità della Valcavasia si è ben mostrata in questo periodo: molte le operazioni di aiuto alla collettività, le quali sono state portate avanti quotidianamente e per oltre due mesi dall’Avab Protezione civile di Pederobba.
Per quanto riguarda la biografia di Giovanni Longo, l’artista che ha vissuto negli ultimi anni tra Crespignaga di Maser e Asolo ma la cui memoria storica rimane impressa proprio a Castelcies, verranno definite più avanti delle iniziative per valorizzarne la vita e le opere: grazie alla testimonianza della moglie Anna e delle figlie, con una ricerca e una pubblicazione, dalla sfera intima e personale a quella pubblica, Longo potrebbe rappresentare un diamante un nella storia dell’arte degli ultimi anni e con lui potrebbero rivelarsi preziosissime anche le sue opere.
Il suo tratto, la sua evoluzione artistica, la sua reputazione come personaggio del territorio e non solo, rappresenterebbero quindi un vanto per la Pedemontana e per l’asolano in generale, che nella frazione di Castelcies nasconde le tracce più significative di una storia degna di essere raccontata con massima precisione e consapevolezza.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
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