A 45 anni molla tutto per diventare cuoco: la scelta di Simone De Polo, da ex informatico a stagista in cucina. “Il sogno? Aprire un locale tutto mio”

Simone De Polo

“Chi abbandona la strada vecchia per la nuova, sa quel che lascia ma non quel che trova”. Il caro vecchio adagio sintetizza bene il dilemma che sta dietro alle grandi scelte della vita. Mantenere un lavoro sicuro (ma insoddisfacente), oppure rincorrere il proprio sogno, sfidando una storte incerta? Simone De Polo, 45enne di Cison di Valmarino, qualche tempo fa si è trovato ad affrontare questa dura scelta. 

“Il 31 luglio dello scorso anno ho lasciato ufficialmente il mio lavoro da consulente informatico – racconta – . L’ho fatto per vent’anni, con soddisfazione. Ad un certo punto però mi sono reso conto che mi mancava qualcosa. Non avevo più stimoli, e volevo fortemente cimentarmi in qualcosa di nuovo”. 

“Da quando ero bambino, complice la nonna che era una cuoca eccellente – prosegue – coltivo la passione per la cucina. Allora mi sono detto: perché non farne una professione?. Un domani infatti mi piacerebbe molto poter aprire un locale tutto mio”.  

La pandemia non ha aiutato certo nel processo decisionale di Simone.  “Nel 2020 ho fatto una richiesta d’iscrizione ad un corso di cucina, che tuttavia, a causa della pandemia, quell’anno non è partito – racconta – . Ecco che nel 2022 la stessa scuola a cui avevo fatto richiesta, l’Enaip di Conegliano, si è rifatta avanti per propormi di frequentare (finalmente) il corso”. 

Neanche a dirlo, Simone De Polo ha accettato subito, licenziandosi dal suo precedente lavoro d’informatico (sicuro e ben remunerato) per tornare studente la sera (dalle 18 alle 23), e stagista la mattina. 

“La mia giornata ora si divide far lo studio serale all’Enaip e lo stage al Bistro San Martino a Pieve di Soligo, dove Marco Lucchetta e sua moglie Annalisa mi hanno accolto a braccia aperte. Non li ringrazierò mai abbastanza per l’aiuto e gli insegnamenti che mi stanno dando”. 

“Tornare studente alla mia età – prosegue Simone – è molto stimolante: ho preso molto sul serio il corso. I miei compagni di classe hanno dai 20 ai 60 anni. Siamo una squadra affiatata, che nonostante la differenza d’età è unita da un’unica passione per la cucina e dalla voglia di migliorarsi ogni giorno. Anche altri, come me, hanno scelto di cambiare vita”. 

Simone a settembre prossimo terminerà la scuola con l’ottenimento del diploma. Nel frattempo, sotto l’egida di chef Marco, sta imparando i segreti per diventare un buon cuoco: in primis la scelta e la conoscenza degli ingredienti, la manualità (quella che serve ad esempio per fare una pasta fresca all’altezza di un cliente esigente), e la capacità di coniugare rapidità e precisione

“Un domani? Per ora imparo il mestiere – conclude – e poi si lavorerà con l’obiettivo di aprire un locale tutto mio, in Italia o addirittura all’estero, forse in Spagna”. 

Rimettersi in gioco è un rischio, non lo nego. Bisogna fare dei calcoli, e magari mettere qualche risparmio da parte per i tempi incerti. Tuttavia, credo che chiunque, se lo desidera nel profondo, debba darsi la possibilità di puntare sui propri sogni e le proprie passioni: chi ci crede farà strada”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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