Risale alla giornata di oggi, giovedì 19 marzo, la notizia del primo caso di contagio da Coronavirus nel Comune di Cison di Valmarino, per il quale viene rinnovato l’invito a restare in casa e a rispettare quanto stabilito dal decreto ministeriale.
Ma dalla stessa Cison parte un messaggio di speranza e di forza, lanciato da Castelbrando, che da un paio di giorni ha indossato le vesti del tricolore.
Un gesto per dare sostegno al territorio, pur nella consapevolezza che la ripresa, quando avverrà, non sarà delle più semplici, come ha spiegato Ivana Casagrande, gestore della struttura.
“Cerchiamo di stare uniti e di tenere duro – è stato il commento di Ivana Casagrande – Non mortifichiamoci. Abbiamo pensato di dare un messaggio agli altri, al territorio e alla stessa Italia, stando vicino a chi ha perso i propri cari a causa di questo virus“.
“In questo momento non pensiamo più alla nostra attività, ma a salvaguardare la salute, visti i dati diffusi, anche se la ripresa sarà molto dura – ha spiegato il gestore della struttura – Sarà un miracolo poter salvare il lavoro dell’autunno, considerato come, quando noi usciremo da questa situazione, gli altri stati si troveranno nel bel mezzo dell’emergenza“.
Sulla stessa pagina Facebook di Castelbrando, la struttura non fa mistero sullo stato del turismo ed è proprio per infondere coraggio in questa situazione che è stata fatta la scelta di vestire le facciate dell’edificio con i tre colori della bandiera italiana.
Nel corso di una precedente intervista rilasciata a Qdpnews.it, Ivana Casagrande aveva spiegato come le prime disdette e richieste di spostamento degli eventi fossero arrivate dall’estero all’epoca della notizia dei primi contagi: una condizione che sta spingendo verso la necessità di ritrovare sostegno proprio nel senso di appartenenza nazionale, per poter superare nel modo migliore un periodo che nessuno si sarebbe aspettato di dover vivere.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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